Il terzo lavoro del trio di Domodossola sfreccia come il calesse del dipinto in copertina, da cui la “fiction” di questo concept trae origine: una carrellata di personaggi e situazioni da tre minuti e trenta secondi esatti. Un Village Green Preservation Society trapiantato nel ristretto mondo antico della natia Val D’Ossola, un ponte tra generazioni, tra passato e futuro, verso la nuova frontiera, appunto, di cui Tomorrow è il piccolo ad azzeccato anthem.
Pop melodico, solare ed ottimista, che strizza non poco l’occhio ai teenager pur conservando un certo spirito indipendente e rockettaro, costruito su canzoni ben scritte, con ritornelli azzeccati e fin troppo facili, in cui risplendono chitarre brillanti tra i sixties del Merseybeat (ma pure della bistrattata scena italica di Equipe ’84 e soci) gli anni ruggenti del brit pop, l’ampio panorama del più innocente college punk californiano (Sandy Vagina, ma non solo…) e le recenti uscite di gente come gli Arctic Monkeys, la cui assonanza col trio piemontese non sta solo nel moniker…
Scorre veloce e leggero.