Gruppo belga nato nel 1991 dal polistrumentista Frank Gorissene e Jo Billen, i Militia! si possono definire strettamente come una band industriale dalla forte componente percussivo\etnica.
Fieri eredi e proseguitori della tradizione industriale degli anni ’80, specialmente di Test Dept, Laibach e di Z’ev, i Militia! usano ancora oggi provocare attraverso giochi ideologici ed immaginari dittatoriali. In una riflessione politico-sociale di contestazione e protesta nichilista, il gruppo belga si lancia in un movimento amelodico ed inorganico, mai confezionando canzoni nel senso confezionato del termine, ma lasciando un impressione coerente e fluida di tutto il disco.
Appropriandosi di strumentazioni metalliche di recupero (come fecero tra i primi gli Einzurstende Neubauten) i Militia! danno vita a suite corali, tendenti alla completa saturazione dell’ambiente, innestando uno spazio-tempo parallelo, dai connotati talvolta apparentemente cinematografici (soprattuo negli inserti elettronici).
La risultante è un unicum di grande potenza distorta ed emotiva, che rende i Militia un’ottima band per capire certi aspetti dell’industrial originario e cercare poi a ritroso.
La purezza estetica che contraddistingue questo LP e la sua capacità di muoversi\rinnovarsi al suo interno, formando una struttura che vive di azione e reazione, in cui a spaccati violenti come “Power to the people”, “Conquest of the steel” , si affiancano divagazioni più tendenti all’ambient quali “Abrupt climate change” o mantriche e circolari (diciamo anche lisergiche): “Amidst The Burning Oil Fields” e “Cash Crash And Crisis”, sono difficili da trovarsi in molte delle release industrial odierne.
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