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Riva Starr – Hand In Hand

2013 - Self
elettronica/house

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Tracklist

1. Kill Me (Feat. RSSLL)
2. Absence (Feat. RSSLL)
3. Si e' Spento Il Sole (Feat. Vinicio Capossela)
4. Upside Down 5. Detox Blues (Feat. RSSLL) 6. Am I Not Alone (Feat. RSSLL)
7. Nobody's Fool (Feat. RSSLL)
8. Hand In Hand (Feat. RSSLL)
9. We Got This Ting (Feat. Roots Manuva)
10. The Care Song (Feat. Bob Andy)
11. No Man's Land (Feat. Carmen Consoli)
12. Columbine Sept Heures
13. DubLife (Feat. Horace Andy)
14. Ghosts (Feat. Speech Debelle)

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Elettronica da disimpegno, con sonorità non adatte tanto agli spazi aperti ed ai troppi decibel quanto nemmeno alle quattro fredde e limitanti mura domestiche.

Stefano Miele, dj e produttore con alle spalle svariate esperienze digitali e residente a Londra da qualche annetto, abbandona temporaneamente il clubbing puro a marchio Madox per sfornare questo dischetto sotto il moniker Riva Starr, che se da un lato non fa certamente gridare al miracolo, dall’altro stupisce per un’orecchiabilità, una eterogeneità ed una solarità davvero impressionanti e che pare la logica evoluzione del sottovalutato “Pista connection” (2000 d.C.), con il Nostro che migra da sonorità ritmate, sanguigne e marcatamente sudiste ad altre meno invasive, più rifinite, strutturate ed internazionali.
14 pezzi e 14 storie completamente differenti una dall’altra: c’è un interessante remix di “Si è spento il sole” nella versione di Capossela, valorizzato per la verità più dalla bellezza assoluta del pezzo in sé che dalla mano di Miele; una sorprendente e per l’occasione digeribile Carmen Consoli nell’elettro tango “No Man’s Land”; echi di Santana in “Columbine Sept Heures”; corposi brandelli di Fatboy Slim in “Am i not alone”; il reggaetone di “We Got This Thing” con un prestante Roots Manuva e davvero tanti tanti tanti altri sapori, odori e colori.
Tale varietà fa di “Hand in hand” un prodotto heavy rotation, fresco, non impegnativo ma nemmeno troppo casual e che dimostra come sia possibile coniugare qualità e quantità, con pezzi che arrivano subito ma che, grazie ad una produzione notevole e dai riferimenti molto ampi, non saturano l’ascoltatore ed evitano così la ineluttabile e triste fine dei pezzi molto radiofonici.

Dovendo proprio trovare un difetto, ecco, forse il risultato complessivo è un tantino troppo solare e luminoso. Ogni tanto una giornata nuvolosa, grigia ed uggiosa fa solo bene, spezza l’afa estiva, alleggerisce il termometro e ricorda come ci sia vita oltre l’occhiale da sole, la crema solare e l’infradito dimmerda.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=d5ZyCnSLKOc[/youtube]

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