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Northern Uproar – Hey Samurai!

2015 - Autoproduzione
rock / indie

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Tracklist

1. 24 Hrs / 24 Days
2. Chasing Demons
3. Outlaws Robbing Trains
4. Jackals
5. Keeps Getting Away
6. Everlasting Rain
7. Last Call
8. Samurai
9. Start It All Again
10. Yesterday's Gone. Tomorrow's Not Promised

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Un viaggio in auto al tramonto verso il mare, il vento che scompiglia i capelli schiariti dal sole ed il calore sulla pelle…Questa è l’atmosfera che si respira ascoltando il nuovo album dei Northern Uproar.

Band britannica, nata negli anni ’90, periodo d’oro di band come i Blur e gli Oasis. Il gruppo è inizialmente composto da Leon Meya (basso e voce), Jeff Fletcher (chitarra) , Paul Kelly (chitarra) e Keith Chadwick (batteria). Dopo cambi di formazione e lo scioglimento nel 1999, la band torna sulle scene nel 2006 con una formula rinnovata: Leon (basso e voce), Alex Stubbs (batteria) e Chris Gorman (chitarra). Nel 2014, in seguito alla tragica e prematura morte del chitarrista della formazione originale, Jeff, Leon supportato da Chris, decide di diventare lui l’autore dei testi: queste sono le basi da cui ha origine “Hey Samurai!”. E’ questo il titolo del quinto album da studio della band, pubblicato in Italia il 9 ottobre 2015 a vent’anni esatti di distanza dal singolo d’esordio “Rollercoaster”.

L’opera è caratterizzata da sonorità molto diverse rispetto a quelle dei precedenti lavori, tipicamente brit-pop e rock. Un susseguirsi di brani scorrevoli e melodici, in cui le atmosfere solari ed allegre si affiancano ad altre maggiormente intime e malinconiche.
Tra l’armonica a bocca di “Keeps Gettin Away”, le note di una tromba ad arricchire la ghost track “Rodriguez the bull” e percussioni dal gusto tribale, i Northern Uproar ci accompagnano in un vero e proprio viaggio attraverso i ritmi mediterranei, tra sonorità funky, chitarra spagnola ed influenze di bossanova.
Il primo singolo estratto è “Outlaws Robbing Trains” un brano coinvolgente, nel quale un basso molto presente ed i ritmi spagnoli sono introdotti da sonorità orientaleggianti: richiamo diretto al titolo dell’ album “Hey Samurai!”.
Nell’intero lavoro è chiaro il riferimento alle origini spagnole di Leon Meya. Un seme che, piantato all’interno del precedente album nel brano “You’re the Love Within”, fiorisce abbondantemente in questa loro ultima fatica discografica.

I Northern Uproar tornano dopo due anni di silenzio con un disco solare e rilassante, che rappresenta una crescita artistica e forse la calma ritrovata dopo il risveglio del guerriero. Quel samurai, emblema dell’album che non ti aspetteresti da un gruppo che ci aveva abituati a sonorità totalmente diverse e nel quale ogni nota esprime calore.

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