I NoN si spostano dal lavoro precedente senza lasciare le atmosfere pregne di oscurità che li hanno accolti, ospitati e cullati.
Vagano con una meta sempre precisa in uno sfondo dark catapultato dagli anni ’80, recuperando qua e là rimandi alla musica italiana di tempi ampi, in un tappeto di suoni fittissimo che attutisce tutti i colpi e i cambi di direzione.
Testi complessi ed elaborati, coadiuvati da collaborazioni esterne, che parlano d’amore e di paura, raccontano il sottobosco emotivo di molto vissuto quotidiano. Riprendono Bukowski e spaziano dalla velocità che a volte prende il sopravvento a pezzi calibrati, misurati, dove ogni passo in avanti trascina più a fondo.
Un disco carnoso, che riprende il passato di una corrente musicale per raccontarne (si spera) il futuro in Italia. Un suonato splendido, accompagnato da un incredibile ondata di suoni e rumori che non ci si aspetta.