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T.S.O.L. – The Trigger Complex

2017 - Rise Records
punk / hardcore

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Tracklist

1.Give Me More
2.Sometimes
3.Strange World
4.Satellites
5.The Right Side
6.Why Can’t We Do It Again
7.I Wanted To See You
8.Wild Life
9.Nothing Ever Lasts
10.Going Steady
11.Still The Same
12.Don’t You Want Me
13.Bats


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Sono ormai diversi anni che i T.S.O.L. (True Sounds Of Liberty) calcano la scena mondiale hardcore/punk: formatisi nel lontano 1978, hanno sperimentato nel tempo numerosi stili musicali, dall’heavy metal, goth, post-punk fino alla new wave, e davvero non sembrano aver mai perso lo smalto; infatti, laddove molti hanno rischiato di perdersi, loro non hanno mai deluso le aspettative, mantenendo sempre ben intatta la loro identità artistica. Ora, la band californiana giunge alla pubblicazione del suo undicesimo album in studio, che arriva a distanza di ben sei anni dall’ultimo Life, Liberty and the Pursuit of Free Downloads (2009) e che è etichettato Rise Records: The Trigger Complex.

Questa volta, parliamo di un vero e proprio “ritorno alle origini”, ovvero ad uno stile inconfondibile e deciso del root punk. Niente rumore eccessivo, confusionario, come ha sottolineato lo stesso Jack Grisham: “L’intero disco è un ritorno alla musica con cui siamo cresciuti…non il noisy punk che è venuto dopo”.

Nulla di più esatto, dal momento che, a cominciare dall’ascolto del primo singolo I Wanted To See You, il filo conduttore di tutte le 13 tracce dell’album appare chiarissimo: ci sono i temi della morte e della mancanza, di un distacco e di un vuoto da colmare, di quei vuoti che lasciano sempre un po’ di amaro in bocca…e poi c’è la musica, fatta di riff veloci e ripetuti, in cui la chitarra stride e accompagna una voce perfettamente chiara, incisiva, che si appoggia sui colpi -quasi fossero spari- di una batteria che risuona senza sosta. E poi c’è la copertina del disco, color sangue, con quella pistola pronta a sparare rivolta in direzione dello spettatore/ascoltatore.

Nel dettaglio, il singolo I Wanted To See You tratta il tema del suicidio, anzi, sul meditare di commetterlo, pur di rivedere una persona cara e ormai scomparsa. Ma a questo punto è obbligatorio precisare che, nonostante l’argomento tutt’altro che allegro, il sound non scade mai nell’eccessivamente cupo, rimanendo piuttosto orecchiabile ed energico.

Un throwback alle radici punk davvero ben riuscito, quello dei T.S.O.L. con The Trigger Complex, quasi nostalgico, se consideriamo che via via il puro stile punk è andato perdendosi. In poche parole: un grande ritorno.

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