We Are Wawes – Hold

Al terzo lavoro inciso i We Are Waves si confermano fedeli al loro nome, senza però risultare particolarmente statici su un genere poco apprezzabile da un pubblico più ampio.

Sono difficili da definire alla perfezione, nel mescolio di generi che creano, sebbene il pezzo di apertura sembri stanziarli in uno stile ben chiaro si avrà modo di cambiare e ricambiare idea nel 40 minuti successivi. Se la voce rimane in tutte le tracce più tipica della musica new-wave, il resto non fatica ad evolvere: dal passaggio spostato verso la techno di Fugitives allo sfondo post-rock del pezzo successivo.

Mirrors è EDM dall’inizio alla fine mentre si prosegue con spinte anche rock fino all’ultima traccia, Head in the Ocean, che sembra poter raccogliere tutto ciò che hanno regalato fino a qui e riassumerlo in poco più di 6 minuti. Voce, testi e musica sono evidente risultato di un lavoro calibrato e maturo, curati con un’attenzione che appare evidente ad ogni ascolto, potenti senza dubbi ed in grado di lasciare spazio gli uni agli altri quando serve.

Nel complesso hanno creato un ottimo disco, in grado di essere ascoltato e diffuso anche tra chi tende a rimanere lontano dalla musica wave, unendo alla perfezione generi lontani e dimostrandosi in grado di gestire senza difficoltà strumenti e influenze diversi.