Sdang! – Il Paese Dei Camini Spenti

Il terzo lavoro degli Sdang! non può essere che privo di etichette stilistiche a priori, hanno sempre sperimentato e non si sono di certo fermati arrivati a questo punto.

Un minuto di suoni da sottofondo e partono con tutta la velocità che hanno per subito rallentare in Forse copo cena verrà la neve, in meno di dieci minuti ci hanno già dato un’idea del dove possono e vogliono spostarsi: l’unica cosa che rimane difficile da credere è come siano solamente in due, riescono a saltare davvero lontano da ciò che accomuna tanti altri gruppi italiani di pari numero.

Continuano, come fanno e sostengono da anni d’altronde, a raccontare una storia senza parole, descrivono un viaggio in un nord Italia che sa essere cangiante se seguito con i loro occhi, aiutati da titoli più che esplicativi. Cambieranno ancora prima delle fine ovviamente, toccando la spinta di Teleferica al chiaro di luna e la calma di Ruggine sul mulino ad acqua, chiudendo con un piglio deciso e violento seguito dalla tranquillità dell’accompagnare alla fine, senza più fretta.

Senza mezzi termini (né grandi sorprese) uno dei dischi migliori del 2018, arrivato con puntualità proprio nel momento in cui si tirano le ultime conclusioni con un disco ben in grado di stravolgere ogni personale classifica.