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Soen – Lotus

2019 - Silver Lining Music
progressive metal

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Tracklist

1. Opponent
2. Lascivious
3. Martyrs
4. Lotus
5. Covenant
6. Penance
7. River
8. Rival
9. Lunacy


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Vi sono condizioni, nella vita, in grado di essere raccontate alla perfezione tramite precise opere artistiche. Dalla pittura alla scultura, dalla letteratura alla musica, da sempre l’arte è ritratto bivalente tanto per il vasto mondo esterno quanto per l’altrettanto macrocosmo interno dell’emotività umana. Così un tempestoso inizio di Febbraio, distinto da sferzanti venti, nuvole scure e piogge scroscianti, riesce a trovare, nell’opera musicale, il suo ritratto ideale.

Ne è conferma “Lotus”, nuovo lavoro dei Soen, supergruppo di genesi scandinava giunto ora alla sua quarta fatica. Con questo nuovo album, rilasciato il primo di Febbraio sotto l’egida della Silver Lining Music, Joel Ekelöf e compagnia intrappolano sotto forma di note musicali un panorama torbido e tempestoso. Con il loro ritorno i Soen riescono, finalmente, a scrollarsi di dosso il peso delle importanti influenze da sempre chiare nei loro precedenti lavori. Di fatto la forte presenza, nel loro sostrato musicale, di sonorità tendenti agli stilemi di mastodonti del genere come Opeth e Tool è sempre stata un malus piuttosto ingombrante, un tappo capace di coprire le reali capacità musicali di un nucleo di musicisti di livello che faticava a dare al proprio sound una reale personalizzazione, dando vita così a lavori carenti di piglio e di una reale maturità musicale.

Con “Lotus” il frutto non cade troppo lontano dall’albero ma assume, di contro, una personalità chiara e matura, brillando in particolare in quelli che sono gli elementi maggiormente personali della band che, finalmente, riescono ad emergere ponendo in secondo piano le ancora chiare (ma non fastidiose) influenze esterne. La componente più schiettamente prog si ridimensiona in favore di una musica dal taglio più intimo, profondo ed emotivo anche nei momenti più spinti. Il riffing, ben limato, emerge nella sua unicità, assume una forma chiara e, anche quando ritmicamente complesso, risulta incisivo e di impatto (vedasi pezzi come Opponent, Martyrs e Rival). Batteria e basso, condotti rispettivamente da Martin Lopez e Stefan Stenberg, spiccano pezzo dopo pezzo mantenendo un groove trascinante e mai banale, componente necessaria a sostegno tanto di sezioni dal taglio più duro e sostenuto quanto di fasi dalle sonorità più dolci e intimistiche.

Di fatto, “Lotus”, si divide ottimamente tra atmosfere rabbiose e scape sonori profondamente malinconici, in grado di toccare le corde più profonde dell’animo umano, come quelli riscontrabili nella title track Lotus e nella ballata River. In ciò, senza dubbio, si presenta come valore aggiunto la prestazione di un Ekelöf in grado di dar vita a linee vocali perfettamente calzanti al contesto alternandosi con vocalità potenti ed energiche quanto con soluzioni dal taglio estremamente melodico e delicato.

Con “Lotus”, i Soen, presentano la loro maturità abbracciando un’idea musicale in grado di condurli verso un’opera senza dubbio non perfetta o immune da momenti deboli, ma assolutamente più coesa e dal sound strettamente più personale, intimo ed emotivo. Un album dotato di un forte potere comunicativo, in grado di proiettarsi come colonna sonora dei turbinii della vita, di quei burrascosi colori che si affastellano nei momenti più difficili della nostra esistenza, quando la pioggia batte forte sulle finestre e le nuvole oscure sembrano divorare in un sol boccone la speranza di ritornare a vedere la luce dopo la tempesta.

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