Impatto Sonoro
Menu

Recensioni

Foals – Everything Not Saved Will Be Lost (Part 1)

2019 - Warner Music
indie / rock

Ascolta

Acquista

Tracklist

1. Moonlight
2. Exits
3. White Onions
4. In Degrees
5. Syrups
6. On The Luna
7. Cafe D'Athens
8. Surf Pt.1
9. Sunday
10. I'm Done With The World (& It’s Done With Me)


Web

Sito Ufficiale
Facebook

I Foals rientrano in un ristretto club di sopravvissuti all’era del dominio della trap e dell’hip-hop. La band di Oxford ha saputo reinventare la propria formula per rispondere alle necessità del momento senza mai abbandonare la propria identità (qualcuno ha detto Bring Me The Horizon?).

Una carriera decennale, sempre all’insegna dell’indie rock, puntellata da quattro dischi salutati dal successo di critica e pubblico. “Everything Not Saved Will Be Lost – Part 1” è il quinto lavoro in studio del quartetto inglese, prima parte di un viaggio che si concluderà in autunno con la pubblicazione della seconda parte.

Moonlight introduce l’ascoltatore nel microcosmo Foals, fatto di riverberi e luci: un breve pezzo che apre il disco nel segno della continuità con il passato. Segue Exits, sei minuti di incalzante claustrofobia puntellata da incursioni elettroniche e progressioni nel pieno stile della band, mentre nella seguente White Onions la direzione è quella della commistione tra uptempo e chitarre corrosive. In Degrees è l’episodio dance rock dell’album, dove a sostegno dell’onnipresente voce dreamy di Yannis Phlippakis si estende una base che solletica i palati della scena madchester.

La seconda parte del disco si apre con i tre minuti di On the Luna, concentrato di atmosfere space e struttura hard rock. Atmosfere che si spogliano delle chitarre distorte e si dilatano in Café d’Athens, un pezzo pregno di tensione liquida immersa tra synth e spunti orientali. Sunday chiude la prima parte di questo viaggio con un tuffo nel passato: il post-rock dell’album This Is Forever si ripresenta in una progressione che abbraccia dieci anni di carriera.

L’abbandono del bassista e co-fondatore Walter Gervers ha rischiato di minare il progetto Foals, ma la band ha saputo reagire con forza avviando un progetto ambizioso come quello del doppio album. “Everything Not Saved Will Be Lost – Part 1” si presenta come un regno di mezzo, una transizione necessaria per la seconda fase di una carriera che ha superato il decennio. Una maturità compositiva che guarda al futuro adattando la propria formula alle sfide del presente.

Il decennio che stiamo vivendo ha lasciato sul campo diverse grandi realtà indie rock che avevano esordito all’inizio del nuovo millennio. I Foals sono riusciti a superare gli ostacoli ed oggi si presentano come the last of the famous international playboys (Morrissey mi scuserà per l’indebita citazione, ndr). Nessuna illusoria speranza, piuttosto una lucido realismo.

In attesa della Part 2 – prevista per settembre – godiamoci la “primavera” offertaci dal quartetto di Oxford.

Piaciuto l'articolo? Diffondi il verbo!

Altre Recensioni