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Pilia+Pupillo – Dark Night Mother

2018 - Offset Records
sperimentale

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Tracklist

1. PILIA+PUPILLO - DARK NIGHT MOTHER
2. WEESHDEEN
3. ORION CHILDREN
4. BLACK MOON LILITH
5. OXUN
6. FATIMA GATE
7. YOU ARE AFRAID OF BURNING IN YOUR OWN FIRE


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Dark Night Mother” è un disco non-disco. Non si tratta di canzoni ma di soundscapes, di sfondi emozionali e di spettri sonori. Il gusto profuso nella composizione è quello di una decisa delicatezza mai debole, anzi sempre intensa, presente e magnetica nei suoi picchi più meditativi. Davvero interessante inoltre l’attenzione per i suoni ambientali e per il field recording che conferiscono alla musica un forte senso di spazialità, quasi a volerci trasportare fisicamente negli stessi luoghi in cui è nata.

L’intenzione generale e l’uso delle chitarre mi ricorda quella dell’album Heavy Ghost di DM Stith, così come anche Oneothrix Point Never mi viene in mente sentendo i fugaci interventi di elettronica sempre orientati ad aggiungere profondità e spessore alle composizioni. Il duo ◉ ╋ ◑ Pilia- Pupillo (il primo già chitarrista degli In Zaire e Afterhours, il secondo già bassista degli iconici Zu) trasporta il suono delle chitarre acustiche proprie del folk e abusate dalla tradizione pop italiana e internazionale, in una dimensione che vuole liberarsi degli appigli tradizionali cercando di evidenziare i rumori, le vibrazioni, il legno dei corpi ed il nickel delle corde immerse in un nuvolo di rumori, suoni fantasma ed echi lontani.

La batteria è quasi totalmente assente dall’opera fatte salve poche apparizioni, sempre in maniera sommessa e mai ad aggiungere veramente ritmica ma anche qui ad aggiungere layer rumoristici ai pezzi. Un plauso all’uso della voce ad opera di vari artisti, a tratti soave e idilliaca, si veda la performance di Alexandra Drewchin in Pilia+Pupillo – Dark Night Mother, a tratti nasale e sciamanica come in Weeshdeen ad opera di Maestra Olivia Arebaloom Weeshdeen, a tratti vicina all’ASMR in You Are Afraid Of Burning In Your Own Fire per la quasi assenza di emissione.

L’ottima Offset Records, in collaborazione con la belga Consouling Sounds, ci regala un disco adatto a momenti di riflessione e di ricerca personale, un fondale pittorico di suono per quei momenti in cui i pensieri sembrano allinearsi da soli, un ascolto terapeutico immersivo e pregno di energia, quell’energia lenta e instancabile che non smette mai di autorigenerarsi e di avvolgere chiunque abbia bisogno di essa.

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