Impatto Sonoro
Menu

Recensioni

Metro Crowd – Planning

2019 - Maple Death Records
punk-noise

Ascolta

Acquista

Tracklist

1. Gas In A Wagon
2. Student
3. Insect Döner
4. A. C. Quarantine
5. Student
6. A Dreamless Sleep
7. Travel Care
8. Arlene
9. L-Fields


Web

Sito Ufficiale
Facebook

Parlare della propria città non è così facile, qualora lo si faccia in maniera diretta. si rischia di cadere in scistosi slogan retorici e spesso in letteratura riesce più facile, rispetto a quando ci si tenti tramite musica. I Metro Crowd da Roma Est, nei quali militano musicisti già con Holiday Inn, Sect Mark (giusto per non farci mancare nemmeno la derivazione thrashcore) e Mai Mai Mai, con il loro nuovo lavoro intitolato “Planning“, in uscita per Maple Death Records, si posizionano fortemente in controtendenza. E non poteva essere altrimenti. Sin dai loro albori infatti, i quattro romani riescono a spingere un punk-noise tutto Bay Area e militanza, capace di spiegarci come non vi sia più spazio vitale, nei nostri giorni e nelle nostre città, per poter arrivare ad un mezzo di espressione sinottico ed epurato da qualsiasi corrente contraria.

Planning” è un disco di città ma soprattutto per la città. Postindustriale, alienante, riproposto e reiterato giorno dopo giorno, lo spazio urbano nel quale ci muoviamo non scende a compromessi, e il nuovo dei Metro Crowd non fa altro che ricordarcelo passo dopo passo. Gas In A Wagon, che dà inizio al disco, ci ossessiona e prepara sin da subito al viaggio che stiamo per intraprendere, mentre la seguente Infrared Sauna, sebbene abbia un inizio tribaleggiante, lascia alla linea di basso il compito di riempire il desolante paesaggio creato. Insect Döner e Student rappresentano, forse, i capitoli più claustrofobici dell’intero album, assieme alla sferragliante ma onirica al tempo stesso Travel Care. La finale L-Fields, poi, è un episodio new wave, con reminiscenze e strascichi anni ’80 degni di un film horror e una distorsione di basso che sembra arrivare direttamente dai Black Flag di “Jealous Again”.

Planning” e pura sperimentazione, ma ci racconta la città nella quale è stato concepito così com’è, senza infrapporre barriere tra produzione e destinatario: ci racconta le file agli sportelli, i ragazzini che escono da scuola, le consegne dei corrieri e il caldo di luglio che inumidisce i palazzi del centro. Metro Crowd è una realtà da supportare prima che sia troppo tardi, perchè prima o poi arriverà il momento in cui rimpiangeremo di non aver ascoltato e conosciuto abbastanza dei nomi così.

“Come era possibile che una simile forza di volontà, una virtù così cristallina potessero, nel volgere di una notte, essere ridotte a…un fumo che si assottigliava innalzandosi e si disperdeva in quel grande cielo annientatore.” Questo, in sintesi, è lo spleen descritto dai Metro Crowd, citando le parole che Truman Capote utilizza per descrivere uno dei suoi tanti paesaggi sperduti ma al contempo sanguinanti di esseri umani.

Piaciuto l'articolo? Diffondi il verbo!

Altre Recensioni