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Jan St. Werner – Molocular Meditations

2020 - Editions Mego
elettronica

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Tracklist

1. Molocular Meditations
2. Back To Animals
3. On The Infinite Of Universe And Worlds
4. VS Cancelled


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Quando le parole incontrano l’elettronica, il flusso interrotto dei suoni può diventare ininterrotto, può trasformarsi in narrazione. E’ il caso di questa raffinata uscita Emego a nome di Jan St. Werner, collaboratore storico dei Mouse On Mars assieme a Andi Toma (che ha curato il pre-master di questa uscita) che, non solo vede l’aiuto del compagno, ma vede il contributo postumo del vocalist dei The Fall, Mark E. Smith che presta la voce umana a questo “remix” di una vecchia uscita. In sostanza, parliamo di “Molocular Meditation“, una narrazione elettroacustica presentata a Manchester nel 2014. Questo disco, “Molocular Meditation“, è la riproposizione di quel lavoro editata nuovamente e rimasterizzata in stereo (originariamente era multicanale). Voce e chitarra erano registrati al Blueprint Studio di Manchester, mentre l’elettronica, nello studio di Werner a Berlino.

Immaginiamo dunque che la prima traccia, sia proprio un lavoro a sé. Il resto del disco, le altre 3 tracce che coprono il lato B del disco, gravitano attorno al Fiepblatter Catalogue ideato dal Nostro per il catalogo Thrill Jockey. In particolare, Back to Animals è un esercizio ritmico tra pulsazioni di sintesi e ibridi percussive, un vero e proprio risultato accademico, ai limiti dell’intellegibile e dell’esteticamente apprezzabile.

Altro rimando accademico è il riferimento a On the Infinite of Universe and Worlds che riporta all’opera di Giordano Bruno, commissionata da Music Nova in Finlandia come concettualizzazione dei suoi scritti. La vera Bonus Track, di conseguenza, rimane l’ultima VS Canceled che vede Mark E. Smith che legge una mail della Domino Records che spiega l’interruzione della collaborazione con Von Sudenfed, progetto fondato da Smith assieme al duo Mouse On Mars, appunto.

Questa uscita, a mio avviso, ha una sua valenza, come tributo ad un artista compianto la cui vena creativa ha ispirato musicisti dei generi più disparati (e questa è nuovamente una testimonianza). Werner ha preso a piene mani dalla potenza evocativa della voce di Smith e l’esercizio elettronico che fa cornice e da ring di questo lavoro, sembra quasi la perseveranza di poter rievocare la presenza spirituale del vocalist. Una meditazione, sì, ma soprattutto un ricordo rielaborato.

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