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Four Tet – Sixteen Oceans

2020 - Text Records
elettronica

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Tracklist

1. School
2. Baby
3. Harpsichord
4. Teenage Birdsong
5. Romantics
6. Love Salad
7. Insect Near Piha Beach
8. Hi Hello
9. ISTM
10. Something in the Sadness
11. 1993 Band Practice
12. Green
13. Bubbles at Overlook 25th March 2019
14. 4T Recordings
15. This Is for You
16. Mama Teaches Sanskrit


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Nel corso della sua ormai ventennale carriera, Kieran Hebden (aka Four Tet) ha attirato a sé notevoli e meritate attenzioni. L’artista ha affinato un sound che, oltre a autodefinirsi come tale, ormai è il suo marchio di fabbrica. L’altro aspetto singolare del noto produttore inglese è che riesce a concepire tracce, anche molto lunghe di oltre otto minuti, con lo stesso loop a ripetizione (vedi Love Cry) senza mai risultare banali o stucchevoli, unicum nel suo genere. Col decimo album, “Sixteen Oceans“, Kieran Hebden rilascia un ulteriore album sul quale in effetti, se si potesse presentare un reclamo, sembrerebbe essere un’appendice aggiuntiva a ciò che era il precedente “New Energy”. Ciò non è necessariamente una cosa negativa, ma può sembrare che ci perdiamo alcune delle innovazioni dei precedenti progetti di Four Tet.

Detto questo, l’album brilla più intensamente quando Hebden fa appello in modo spudorato alle emozioni, come in Baby e Teenage Birdsong. Sul primo, il tipico collage di frammenti vocali, questa volta cantati da Ellie Goulding, tranciati e messi a loop è sempre presente e rimbalza allegramente sui break asciutti e ormai standard alla percussione e al ritmo. Nel secondo caso, l’ultima impresa si colora di un’atmosfera più nostalgicamente romantica, un po’ come quando si ricordando i vecchi tempi di una gioventù ormai passata ma sempre tuttavia presente nello spirito, sensazione che viene sublimata dall’assenza di voci in un perfetto equilibrio melodico, che è un segno distintivo di qualsiasi composizione Four Tet.

Ci sono altri punti salienti, ovviamente, dalla Love salad indolentemente eclettica, dove Kieran si mette a giocare con i filtri dei vari synth aumentando e diminuendo col contagocce gli effetti e in cui si risolve in modo soddisfacente alla sua conclusione.

Insect Near Piha Beach è indiscutibilmente la ciliegina sulla torta. Cassa dritta old school in perfetto contrasto con un clavicembalo d’antan in totale fuori sincrono. Eccezionale. Questo brano rappresenta forse l’essenza del genio creativo di Four Tet, ed è esattamente il tipo di suono attuale ed eccitante a cui dovrebbe concedersi più spesso.

Sixteen Oceans” è il segno di Hebden che si adagia nel suo mondo come un re che si appoggia sul trono. Occasionalmente, si può desiderare una mancanza di spontaneità tipica dei suoi primi giorni, ma ciò non sembra preoccupare un artista che è pienamente contento del suo posto nel mondo musicale. Anche il concetto di rilasciare singoli come teaser in un album non è un luogo comune per molti musicisti elettronici, ma con i sopraccitati Teenage Birdsong e Baby, lo ha fatto con grande successo. Ora, “Sixteen Oceans” è arrivato sul suo record di testo, ed è tutto ciò che ci aspettiamo.

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