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The Young Nope – Gulp!

2020 - Nope Records
indie rock / alt-rock

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Tracklist

1.Calcare
2.Preso Blu
3.Sei un Rolling Stone
4.Cento Fiori
5.Chiudi gli occhi
6.Mi piace bere (mi piaci tu)
7.Subliminale
8.Stare male è uno stato mentale
9.Reso fonico
10.Musica per un film


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Trovare leggerezza in questo periodo non è facile, ma il calderone della musica alternativa italiana riserva sempre sorprese piacevoli per chi ama scavare nei meandri delle produzioni indipendenti. Arriva in questo modo, come una piacevole novità, “Gulp!“. Secondo album dei The Young Nope.

Un lavoro ragionato, elaborato in un periodo di tre anni, il tempo che lo divide dal primo lavoro. Il trio abruzzese aveva già dimostrato, con “Sciamano“, l’influenza di un certo immaginario “americano”, incastrato tra garage rock, surf e  psichedelia. Cambiano le modalità e le risorse adoperate, ma il leitmotiv si riconferma in un disco che catapulta la mente su highway americane sperdute nel nulla, in cui perdersi per ritrovarsi nella solitudine del deserto…

Dieci tracce, strumenti e voce saturi di riverberi e una sonorità ruvida ma bilanciata a dovere. Ed ecco che a parlare di sonorità a stelle e strisce risulta inevitabile associare lo stile del disco a grandi nomi dell’universo garage. Tornano alla mente i Black Keys nel periodo dei fuzz esagerati e dei ritornelli ipnotici e coinvolgenti. Una coda Pinkfloydiana in Chiudi gli occhi sancisce in maniera definitiva le influenze della musica  internazionale sul disco. Ma torniamo in patria, perché chiunque si sia ritrovato adolescente alternativo durante i primi anni 00′ ritroverà l’eco dei gloriosi Bud Spencer Blues Explosion.

Non si può discutere, tuttavia, del gruppo solo riferendosi ad altri artisti, perché  l’impronta personale dei  The Young Nope c’è e si sente…Prima di tutto nelle liriche decisamente personali: “molto italiane”, direbbe Stanis/il divo se fossimo in un episodio di Boris; ma  non in senso dispregiativo questa volta. I testi infatti conservano poco della tipica dinamica “melliflua” della canzone italiana, lasciando spazio a invettive colorite… ”sei solo una stronza, questa è la definizione…”

Altro elemento interessante è la presenza di qualche “chicca” che strizza l’occhio agli amanti del vintage, tra cui una chitarra resofonica, da cui basta tirare fuori un accordo, per ricreare istantaneamente uno scenario delta blues. Ciliegina sulla torta poi, una tastiera Farfisa, di raro utilizzo in questo periodo, ma in grado di generare armonie e tappeti musicali sognanti e lo fi come in Calcare.

Inizia a farsi sentire il calore di un’estate che, per quanto differente rispetto alle precedenti, farà comunque venire una grande voglia di viaggiare, magari su una strada deserta. Che sia per andare al mare, oppure per perdersi nell’orizzonte di una assolata cartolina dall’America, i The Young Nope saranno la colonna sonora giusta…

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