Lacinskij – Sound[e]scaping Vol. 1

Giuseppe Schillaci, dopo aver fondato la Doremillaro (sb) Recs e aver partecipato in qualsiasi ruolo ad una molteplicitá incredibile di progetti, decide di fare un passo solista: otto tracce di elettronica pura e cruda, senza voci, a raccontarci una colonna sonora che di parole non ne ha troppo bisogno.

Mescola tanti stili e scenari, giocando con le emozioni e portandoci alla scoperta di un film che non sapevamo di avere visto ma che sentiamo nostro da subito, in un pezzo o nell’altro.

Possiamo riconoscerci nei suoni smaccatamente anni 80 o nella morbositá di Arab Reflective Anxiety, oppure rimanere sulla nostra posizione fino al finale “classico” di The Before It Happens Theme, seguito a ruota da una chiusura definitiva piú caotica e meno misurata, ma da qualche parte troveremo un appiglio a qualcosa che giá sappiamo; da qui Lacinskij si fará strada nel nostro orecchio per infilarci l’intero disco, e dovremmo esserergliene grati.

L’apice é raggiunto in Quarantine Rain, che riflette ció che abbiamo imparato a vivere sulla nostra pelle: parte in silenzio, quasi a non dare fastidio, aggiunge un sottofondo che ricorda il piú ansiolitico livello di Sonic possible e lascia partire un ritmo ossessivo poco dopo per non fermarsi quasi fino alla fine, un rallentamento drastico e netto che riesce ad aprire le porte alla melodia inaspettata, rincuorante, del pezzo successivo.

Un debutto incredibile, che ci si poteva aspettare da un esperto di musica di questo calibro, e che lascia da subito la speranza di veder nascere presto il secondo passo di un percorso iniziato perfettamente.