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Our Hollow, Our Home – Burn In The Flood

2021 - Hollow Music
metalcore

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Tracklist

1. Burn in the Flood
2. Failsafe
3. In Retrospect
4. Monarch
5. Better Daze
6. Nerv - feat. Oli Duncanson
7. Overcast
8. Remember Me - feat. Ryo Kinoshita
9. Children of Manus - feat. Lochie Keogh
10. Blood
11. Seven Years (Shine a Light on Me)


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Dire che non fossi in mega hype per l’uscita di questo album sarebbe mentire spudoratamente, dal momento che seguo la band di Southampton già da diversi anni e ho anche avuto la possibilità di vederli live.

“Burn in the Flood” -che vede la partecipazione di diversi guest, tra i quali Ryo dei Crystal Lake- è il quarto lavoro degli Our Hollow, Our Home, a distanza di tre anni dal precedente “In Moment/ In Memory”. L’album si apre con l’omonimo brano, nonché primo singolo estratto: è un incipit decisamente promettente in quanto la traccia presenta i tratti distintivi della band, nonostante l’uso di qualche sample elettronico in più.

Procedendo con l’ascolto, diventa chiaro come i nostri siano riusciti a maturare artisticamente, sviluppando i propri tratti distintivi con uno stile che, per quanto resti sempre molto orecchiabile, è decisamente riconoscibile e unico. Gli Our Hollow, Our Home continuano sapientemente a mescolare parti super melodiche, con cori e synth, a riff potentissimi; ciò si nota nella scelta dei successivi singoli: infatti Overcast, Remember Me e Seven Years (Shine a Light on Me) per quanto validi, restano musicalmente più legati ai suoni di “Hartsick”, motivo per cui non possono che cadere bene in piedi, eppure non mostrano appieno l’innovazione che si percepisce nel resto dell’album.

Memorabili a tal proposito, invece, sono: Failsafe, violenta al punto giusto ma allo stesso tempo estremamente elegante ed emblema della suddetta consapevolezza maturata; Children of Manus, che non può che catturare già fin dal primo ascolto vista l’energia e la cattiveria; e Blood, ballad di rito che porta le ballads metalcore verso il livello 2.0.

La buona capacità dei due vocalists -Connor e Tobias- di incastrarsi alla perfezione e con estrema naturalezza, è molto evidente in Monarch e in Better Daze, che probabilmente possono concedere all’ascoltatore tutte le motivazioni che gli mancavano per riconoscere l’affiatamento della band e di come questi ragazzi siano ormai pronti ad affermarsi con merito nella scena metalcore europea e non solo.

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