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Danko Jones – Power Trio

2021 - Mate In Germany / Tonpool
rock'n'roll / garage rock

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Tracklist

1. I Want Out
2. Good Lookin'
3. Saturday
4. Ship Of Lies
5. Raise Some Hell
6. Blue Jean Denim Jumpsuit
7. Get To You
8. Dangerous Kiss
9. Let's Rock Together
10. Dangerous Kiss
11. Start The Show


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Da quando nel biennio 2002/2003 Danko Jones è approdato sulle scene sparando una cannonata dietro l’altra all’indirizzo delle televisioni musicali non ha in pratica mai mollato un cazzo. Certo, alti e bassi e, in fondo, un disinteresse generale, ma c’è sempre stato e con lui le varie formazioni della sua band omonima, fissato con il rock’n’roll al limite dell’ossessione, ma quando fai bene una cosa, perché smettere? Quando quattro anni fa mi ritrovai sottopalco per scattare un paio di foto durante la sua esibizione milanese, poi, ne ebbi la riprova: questi hanno benzina per altri vent’anni di calci nel culo.

I Danko Jones esistono da 25 anni, e “Power Trio” è la celebrazione di questo lasso di tempo scandito a mazzate elettriche e sempre nella stessa formula a tre, che spesso vuol dire perfezione. Potrete dire “ma è sempre la solista solfa”, e avreste ragione, ma suonatela voi così. Fatela suonare ai ragazzini usciti dai reality di tutto il mondo così. Fatelo e poi ne riparleremo. Intanto Danko, JC e Rich sono pronti a darci sotto per l’ennesima volta, pur mordendo il freno, perché come dice il padrone di casa loro sono una band da palco, non da studio, e questa merda di pandemia li ha infilati in una gabbia che gli sta parecchio stretta (e a chi non sta stretta, cazzo?).

La benzina non finisce mai e loro la versano tutta sugli strumenti e appiccano fuoco e mentre l’incendio rock si porta via l’anima loro sputano sangue a fiumi e i fulmini si abbattono su ogni brano. C’è davvero tutto l’armamentario del caso: affondi in punta di lancia coronati da ritornelli singalong (Saturday, Good Lookin’), hard blues fracassone che prende tutto a martellate (Blue Jean Denim Jumpsuit), coltellate garage rock a rotta di collo (I Want Out, Flaunt It, Dangerous Kiss), anthem al limite del melodic hardcore (Get You Out), ceffoni pesantissimi che fanno perdere l’equilibrio (Let’s Rock Together, Ship Of Lies) e canti di lotta luminosi (Raise Some Hell alza il pugno per la protesta nata dalla morte di George Floyd). Se poi fosse il caso di ribadirlo il ruggito del leone canadese è sempre stentoreo e pronto a far saltare per aria il malcapitato microfono che si ritrova davanti.

Un disco telefonatissimo, come piace a me quando si tratta di far male. Danko Jones continua a sudare sangue copiosamente, non smettere mai.

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