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Thrice – Horizons/East

2021 - Epitaph Records
post hardcore

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Tracklist

1. The Color Of The Sky
2. Scavengers
3. Buried In The Sun
4. Northern Lights
5. Summer Set Fire To The Rain
6. Still Life
7. The Dreamer
8. Robot Soft Exorcism
9. Dandelion Wine
10. Unitive/East


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Gli orizzonti non sono né troppo lontani, né troppo vicini, dipende dal viaggiatore dove guardare. Un messaggio profondo e anche criptico quello che vogliono trasmettere Thrice con questa ultima fatica dal titolo “Horizons/East“, un album che esce a distanza di tre anni dal precedente “Palms“. La band ci ha fatto compagnia per quasi un anno su tutti i social, specialmente su Twitter, mostrandoci foto con i retroscena in studio, quasi come se fosse una puntata di qualche serie TV, un giorno a settimana veniva pubblicata una foto per tenere aggiornati i propri fan, senza ovviamente fare spoiler.

Si può dire che c’è stata una lunga campagna marketing per l’album, e finalmente, ben un mese fa, abbiamo potuto dare un assaggio di quello che è veramente l’album. Il primo singolo uscito Scavengers ha mostrato chiaro e tondo la vera natura e identità di quello sono i Thrice da ormai 23 anni di onorata carriera. Nessuna innovazione, solo melodie pop che sfociano in riff emozionanti, e quando la band centra il bersaglio bisogna stare “zitti e buoni”. Ormai il frontman Dustin Kensrue ha conquistato Il timone da qualche album a questa parte, sapendo veicolare egregiamente tutte le idee, sia proprie che anche degli altri, un piccolo esempio lo era stato in Only Us, la prima traccia di “Palms“, un brano alternative post/rock mescolato con l’elettronica, ma anche qui ci ripresenta/no la lezione con il secondo singolo Robot Soft Exorcism, oppure in Northern Lights ispirata dal jazz.

Ci sono anche brani più convenzionali come Buried In The Sun, Summer Set Fire To The Rain e The Dreamer che non fanno sconti a nessuno per quanto riguarda il “rumore” inteso come distorsioni in stile sludge rock belle sporche e dirette, mentre una piccola ma buona parte di questo lavoro, viene interamente dedicata anche canzoni più lente e riflessive come Still Life e la conclusiva Unitive/East che chiude “Horizons/East con la massima emotività e immensità.

Se vogliamo fare una riflessione molto più profonda, questo decimo lavoro dei Thrice è un album che parla a tutti, e i testi vengono valorizzati ancora di più grazie al periodo storico che stiamo vivendo, nonostante “Horizons/East” è stato concepito ben prima del sopravvento. Ci fa capire che la band è strettamente connessa con il mondo, con gli animi, con le relazioni, un disco che fa buon viso a cattivo gioco con i mali. In analisi invece, probabilmente rispetto ai tre predecessori, questo è il lavoro forse un po’ più soft del gruppo, ma non di certo va a snaturare la loro filosofia.

Se prima ci andavate di pancia con la musica dei Thrice, adesso dovrete andarci di testa.

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