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Stain – Kindergarten

2021 - Audioglobe / The Orchard
alternative rock

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Tracklist

1. Clay
2. Swingin Till Boom
3. Merry Go Round
4. Nap
5. Thanks Mama
6. Erik Woodman


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Gli Stain sono un gruppo interessante proveniente dalla Puglia, i loro primi passi nascono a Bari sulla scia di sonorità classiche, nello stile alternative rock. Nelle loro composizioni si accende una luce mistica, che tocca paesaggi psichedelici complessi. I primi brani della band prendono spunto dal brit pop inglese, con una qualità eccellente, che si conferma alla grande nel primo lavoro in studio “Zeus” del 2018.

In questo nuovo EP intitolato “Kindergarten” distribuito dall’etichetta The Orchard il sound cresce d’intensità, con strutture mature che seguono un percorso visionario senza tempo. Il titolo di questo lavoro è riferito a un asilo degli anni ’30, dove la band si è isolata per registrare. La sensazione che nasce al suo interno sfiora un’attitudine giocosa e infantile, subendo un cambiamento prezioso dentro la testa di ogni musicista e il vortice tecnico lascia un’impronta personale su un nuovo universo musicale da scoprire e sviluppare, oltre ogni aspettativa. I testi, infine, trovano libero spazio per tematiche delicate, con attimi di silenzio e rabbia repressa, che si fondono alla perfezione su strutture energiche e creative.

L’apertura di Clay, ultimo singolo uscito, mette subito in risalto il nuovo timbro carismatico della band. Con una composizione stupenda, che avvolge il tappeto acido delle chitarre e un synth corposo, fino ad incontrare una linea vocale dolce, che accarezza un viso fragile e subisce diversi cambiamenti d’umore. Un brano che all’ascolto appare instabile e complicato da apprendere, ma il silenzio sussurrato, che prende vita nel finale, ci culla lentamente su un paradiso sognante carico di fantasia. Segue Swingin Till Boom dove il loop temporale del sottofondo, apre un virtuosismo ricercato nella voce e nelle chitarre, su un tiro energico e irregolare. Il bridge ci accoglie con cura, in un luogo accogliente, prima di esplodere su un solo ovattato e un impatto sonoro enorme, che chiude il brano.

Merry Go Round invece, rilassa il suo cammino su una ritmica importante a tinte progressive, il richiamo a tematiche monumentali stile Genesis è un tocco di classe, per veri intenditori. Le sonorità vintage poi si incastrano al basso magnetico e nel finale la sperimentazione, prende una strada teatrale, fino a spegnersi sulle note calde della voce. Dopo il breve preludio caotico di Nap, con un riverbero pazzesco delle chitarre e il feedback oscuro in chiave elettronica, collega uno dei brani più completi di questo lavoro. Thanks Mama è un opera incredibile, che con il suo tiro aggressivo iniziale, ci travolge in una melodia deliziosa, giocando sui vari cambi orecchiabili, che portano il brano a un livello superiore.

L’intensità struggente chiude questo EP nel primo singolo Erik Woodman, dove un’atmosfera intima si libera leggera sul vibrafono suggestivo e invita una voce melodica, che a tratti si sposta su vibrazioni tribali, per lasciare quel senso di libertà e innocenza. Il brano ha come fonte d’ispirazione, il personaggio Leigh Bowery, dove il ricordo per questo artista, si unisce alla creazione di Erik un pupazzo di legno, che tocca i vari stati d’animo e le scelte di ognuno di noi, in questa vita incerta e confusa. La traccia si chiude con un coro infinito di voci angeliche e amplificate, per un sentimento nuovo che cresce nei nostri pensieri, come un faro guida dagli innumerevoli spunti eclettici.

Gli Stain, tornano sulle scene con un mini lavoro sensazionale, curato e studiato alla perfezione, dove ogni elemento si unisce al punto giusto e dove la grande visione musicale della band, si conferma su un percorso solido e di spessore.

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