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Cynic – Ascension Codes

2021 - Season Of Mist
progressive rock / ambient

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Tracklist

1. Mu-54* 
2. The Winged Ones 
3. A'-va432 
4. Elements and their Inhabitants 
5. Ha-144 
6. Mythical Serpents 
7. Sha48* 
8. 6th Dimensional Archetype 
9. DNA Activation Template 
10. Shar-216 
11. Architects of Consciousness 
12. DA'z-a86.4 
13. Aurora 
14. DU-*61.714285 
15. In a Multiverse Where Atoms Sing 
16. A'jha108 
17. Diamond Light Body 
18. Ec-ka72 


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Rimasto solo, Paul Masvidal non poteva interrompere l’esistenza eterea dei Cynic. Doveva continuare a tracciarne la rotta attraverso il cosmo aperto. Ricrea una sua costellazione assieme a Dave Mackay e Matt Lynch e imposta la navigazione. Perché fermarsi? Perché nascondere al mondo “Ascension Codes”?

I “codici dell’ascesa” sono un costrutto che genera un sistema binario: un brano ambientale e poi la scoperta di un nuovo pianeta, o meglio, la sua terraformazione tramite materiali riconoscibili ma capaci di parlare al futuro. Incatenando il prog alla sua natura più cristallina, Masvidal riesce a tessere composizioni aeree, in trasparenza la tela di chitarre che interseca batterie serrate, legate a bassi e synth duri come diamante che si allineano ad una vocalità spettrale, come un richiamo lontano, alieno.

6th Dimensional Archetype, In A Multiverse Where Atoms Sings (è qui che Lynch dimostra tutta la grazia travolgente dei suoi “drumscapes) e Mythical Serpents sanno di Mars Volta, sono trip a lungo raggio, Elements And Their Inhabitants è un propulsore fusion che si estende fino alla stordente Architects Of Consciousness, con la sezione ritmica martoriante interrotta da strappi vocali appesi al vuoto e se il jazz avesse un esoscheletro scintillante allora si paleserebbe come Aurora, ancora una volta Paul dilania la tela con la sua voce da altri mondi, realtà intoccabili a passi di danza di popolazioni sconosciute mentre saette jungle si abbattono e radono tutto al suolo, e se qualcosa è rimasto in piedi ci pensa la deragliante aggro-melodia di Diamond Light Body a concludere il lavoro.

Perdersi nei meandri dello spazio è l’unica cosa che resta da fare quando si ha a che fare coi Cynic al cui nome la parola fine non può che non attecchire. In nessun caso.

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