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The Bug – Fire

2021 - Ninja Tune
dub / industrial rap / d'n'b

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Tracklist

1. The Fourth Day (feat. Roger Robinson)
2. Pressure (feat. Flowdan)
3. Demon (feat. Irah)
4. Vexed (feat. Moor Mother)
5. Clash (feat. Logan_olm)
6. War (feat. Nazamba)
7. How bout dat (feat. FFSYTHO)
8. Bang (feat. Manga Saint Hilare)
9. Hammer (feat. Flowdan)
10. Ganja Baby (feat. Daddy Freddy)
11. Fuck Off (feat. Logan_olm)
12. Bomb (feat. Flowdan)
13. High Rise (feat. Manga Saint Hilare)
14. The Missing (feat. Roger Robinson)


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L’alveare di The Bug è sempre in fermento, pullula di tutti gli insetti più letali in circolazione, quelli che non vedi ma che sai costituiscano un pericolo per le cose come stanno in un mondo sempre più piatto.

A dimostrazione che i suoni del presente possono essere utilizzati come armi spaventose, “Fire” è un concentrato di passato, presente e futuro che lascia interdetti. È pieno di suoni che “spaccano le ginocchia”, parafrasando Bernocchi, perché se dischi come questo non frantumano qualche osso, beh, non funzionano. Kevin Martin è più affilato che mai, non molla di un centimetro, sempre all’attacco del ritmo, lo fa sanguinare, lo incendia finché non rimane più niente da demolire. Quindi sì che funziona.

Carapace duro come metallo che riluce al sole dub della violenza, ed eccolo brutalizzare bassi e abissi (Vexed, Pressure e Hammer sugli scudi Moor Mother e Flowdan, maligni) mentre evoca demoni drillanti (rituali oscuri in cerimonia vocale di Nazamba su War e le smargiassate assassine che riempiono Fuck Off attraverso la voce grezza di Logan_olm), sballando durante sound system infernali che colano cemento a presa rapidissima (Clash e la danza a-ritmica di Bang) osserviamo da vicino il doom farsi grime (How Bout Dat su cui danza una ferocissima FFSYTHO) tra sbuffi verdi sfiatati da bong formato ciclopico e pesanti come ghisa (Ganja Baby) in attesa di invasioni aliene introdotte dal suono di immensi droni industriali (Bomb, ancora Flowdan, ancora dolore).

Un inferno sonoro in piena regola che in meno di un’ora si porta via tutto, in primis i timpani, poi il resto.

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