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Colin Benders – Rigmarole

2021 - Hiss & Hess Records
techno / elettronica

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Tracklist

1. This Is Fine
2. Wait
3. What’s That Noise
4. I Can’t Feel My Legs
5. Carry Me


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Il tempo impiegato per perfezionare il sound, sia in solitaria che davanti al pubblico online, risplende ora attraverso sinfonie rattoppate di turbolente onde sinusoidali. Seguendo gli influssi del suo EP di debutto in solo, Floaty Things, lo stregone dell’elettronica olandese Colin Benders arriva su Hiss & Hertz con l’album “Rigmarole”. Un’Odissea di cinque tracks che ci disperde tra labirinti di improvvisazioni intricate e frenetici crolli ritmici.

Registrato durante il lockdown, si impegna a mostrare il lato oscuro dei live streaming di Benders, trasformati in registrazioni d’archivio. Un flusso mutevole di essenza imprevedibile, intriso di divagazioni selvagge ed escursioni mentali in distese sonore davvero caotiche. “Rigmarole” è la conseguenza di una relazione particolare col pubblico della rete. Composto da cinque brani registrati dal vivo, raffigura un campo magnetico in cui il suono di Benders fiorisce in tutta la sua potenza alchemica e finezza spontanea. La Techno di Colin rispecchia appieno il concetto di tale genere musicale, nato a Detroit ma ribattezzato a Berlino, lì dove acquisì effettivamente la caratteristica di musica tecnologica.

Colin Benders, in Olanda, ha studiato al Royal Conservatory of The Hague. Un percorso che da bambino non avrebbe immaginato di poter intraprendere poiché alle elementari gli avevano diagnosticato un ritardo ADHD. Maggiorenne si è poi trasferito in una frazione di Utrecht dove ha scritto e composto per circa tre anni. “The Hermit Sessions“, album d’esordio, è stato pubblicato nel 2009 tra un mix di hip-hop e jazz intrecciato con melodie tenere e ritmi crudi. Raggiungendo la top five delle classifiche degli album olandesi, vendendo oltre 75.000 copie e mantenendo una posizione nelle classifiche per più di due anni. Con questo album, inoltre, ha vinto tutti i principali premi musicali dei Paesi Bassi.

This Is Fine, 19 minuti di esplosivo tribal, adagiato su una punta di techno. Un ingresso in climax, tenue e al contempo altisonante. Il brano è una minimalista struttura dell’elettronica nordeuropea. What’s That Noise, quel rumore  grintoso che ti rimbomba lungo la schiena nel buio angosciante di uno scantinato. 12 minuti circa per una caleidoscopica dance track. I Can’t Feel My Legs, osservando vuoti cosmici proiettati su un grande schermo. Qui giacciono l’industrial, lo sperimentalismo e la volontà di stupire il pubblico. Carry Me plasma un insieme coeso di musica dalle ricerche onnicomprensive nel regno delle potenzialità modulari e dell’ispirazione raccontata dal vivo.

Il tumbler dell‘onda olandese Colin Benders sfida facilmente le convenzioni della techno internazionale. E indomito, si sforza, non poco, in un percorso artistico veramente personale. Nel regno dell’empowerment modulare, “Rigmarole” spazza via le escursioni sonore ad alto voltaggio di Colin, fuori dai sentieri battuti della techno, dell’elettronica, dell’EBM e dell’ambient. Così come fanno le filastrocche che ci allontanano, appunto, dai pensieri cupi, occupando le nostre idee con melodie leggiadre e divergenti.

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