Papa Roach – Ego Trip

Eccoli di nuovo, sempre pronti a regalarci riff vivaci e colorati, alternati a ritornelli in perfetto stile blink-182 e un pizzico di fedeltà alle origini, che si concentra tutto nelle strofe rap e nella potente distorsione che richiama il nu metal dei tempi d’oro, quelli di “Old Friends From Young Years“ e di “Infest“. Da allora, l’energia e la carica di certo non si sono esaurite, ma forse, l’ispirazione, in parte sì.

Il nuovo album dei Papa Roach non si discosta troppo dai lavori precedenti, lo stile resta ibrido, continua a mixare atmosfere sonore aggressive come quelle di Kill The Noise, brano che sembra imitare il sound più sporco, dei primi album, con pezzi decisamente più melodici, come No Apologies, spensierata traccia che si imprime nella memoria dell’ascoltatore e richiama il pop punk californiano.

Dopo l’esplosione di una consistente dose di energia, che inizia a spargersi con la prima traccia Kill The Noise e progredisce man mano che si va avanti con la riproduzione dei brani, si torna con i piedi per terra, con la malinconica Leave A Light On, che segue gli schemi della classica ballad rock, ma tutto sommato, risulta un pezzo piacevole.

“Ego Trip” somiglia a un adrenalinico giro sulle montagne russe, che spara il carro alla velocità della luce per poi farlo discendere lentamente, su piste già percorse. Di certo non manca la carica, che ha sempre contraddistinto i Papa Roach, ma ciò che si fa sentire poco è l’effetto sorpresa. Le tracce sono ben confezionate e potenti, ma seguono sempre la linea dei precedenti “Crooked Theet” e “Who Do You Trust“.