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Cachemira – Ambos Mundos

2022 - Heavy Psych Sounds
stoner rock

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Tracklist

1. Don’t Look Back (To The Fire)
2. Keep An Eye On Me
3. Future’s Sight
4. Dirty Roads
5. Mujer Vudù
6. Get Out (Turn Around)
7. Coast To Coast
8. Ambos Mundos


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Il trio stoner rock Cachemira affonda le radici nel sound anni ’70 a tinte psichedeliche. Il percorso nasce a Barcellona nel 2015 con un’innovazione sonora corposa e di grande impatto sperimentale, infatti i nostri si confermano subito sulla scena underground del momento, fatta di chitarre martellanti e distorsioni acide a sostenere una linea vocale vintage melodica che completa le strutture dei brani in modo tagliente e originale.

Il loro secondo album in studio si intitola “Ambos Mundos”, che vuol dire “entrambi i mondi” e al suo interno si nota una netta maturazione in fase di produzione rispetto al primo disco, con nuove sonorità che esplorano il rock classico. La band in alcune canzoni usa la sua lingua madre, lo spagnolo, per dare quel tocco divertente e creativo alle tematiche heavy rock che aumentano di valore con l’aggiunta di Claudia Gonzàlez al basso. Il suo coinvolgimento porta quella ventata di aria nuova, con melodie vocali interessanti. Infine il disco viene prodotto e distribuito dall’etichetta italiana Heavy Psych Sounds.

La traccia di apertura Don’t Look Back (To The Fire) apre uno standard radiofonico distorto, con il pedale wah che dà quel gusto particolare e tagliente alla canzone. Le influenze si avvicinano ai classici stile Jimi Hendrix, per un vortice di accordi ben strutturati e la voce che incastra la jam infernale di sottofondo, per una cavalcata energica. Segue Keep An Eye On Me, un brano ruvido e intenso in cui il groove corposo del basso avvia un meccanismo furioso della batteria, per una vibrazione incendiaria a tinte punk; anche qui il solo di chitarra graffiante accende un tappeto strumentale da brividi, completando una corsa frenetica. Future’s Sight è uno dei brani migliori, secondo un mio punto di vista personale, con l’insieme di ritmiche delicate e un’armonia notevole che nel finale tocca il suo punto più alto, su un emozione epica e soddisfacente.

L’album procede spedito sulle note di Dirty Roads con la sua ritmica d’impatto che agita il suo tiro strumentale prezioso, verso un classico monumentale anni ’60, poi, nel suo continuo susseguirsi di colpi di scena, troviamo una vena artistica blues eccellente. In Mujer Vudù invece si fa un cambio di rotta pazzesco ed entra in gioco l’organo suggestivo, che anima un brano rilassante. Il cantato spagnolo unisce la ritmica psych rock e con delicatezza, ci lasciamo cullare dal sole bollente. Verso la fine ci soffermiamo su altre chicche, come il tempo sospeso e travolgente di Get Out (Turn Around), una composizione giocosa e sensazionale, carica di distorsioni e attimi deliziosi. Lo stesso discorso vale per Coast To Coast, con il suo tempo spedito che collega il passato della band verso gli orizzonti liberi, in un’atmosfera amorevole. Infine la title track chiude il disco, con una jam espansiva che lascia spazio nella parte finale, a una fase più espressiva e accogliente.

Con “Ambos Mundos” il trio riesce a trovare il difficile equilibrio, tra le innumerevoli sfuriate caotiche e la sua forte sezione ritmica ed esplorando un lavoro eccitante dal sapore estivo.

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