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Municipal Waste – Electrified Brain

2022 - Nuclear Blast
thrashcore / crossover thrash

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Tracklist

1. Electrified Brain
2. Demoralizer
3. Last Crawl
4. Grave Dive
5. The Bite
6. High Speed Steel
7. Thermonuclear Protection
8. Blood Vessel / Boat Jail
9. Crank The Heat
10. Restless And "icked
11. Ten Cent Beer Night
12. Barreled Rage
13. Putting On Errors
14. Paranormal Janitor


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Il nuovo disco, il settimo, dei mostri sacri del thrashcore che rispondono al nome di Municipal Waste si intitola “Electrified Brain” ed esce in questo luglio rovente per Nuclear Blast. 

Ammetto, col tempo, di averli persi di vista. Ero rimasto ai due capolavori che segnarono i primi anni di vita della band, “Hazardous Mutation” e “The Art Of Partying”, dopodiché, col passare del tempo, avevo smesso di ascoltare assiduamente le imprese di Tony Foresta and company, soprattutto dopo la deviazione Iron Reagan che, ahimè, non mi ha mai entusiasmato a dovere. Nonostante le diverse discese in Italia, mi rifiutai sempre di andare a vederli live e, forse, questo è stato un errore.

“Electrified Brain” ricalca, a ben notare, la prima fase dei Municipal Waste, innanzitutto per quanto riguarda la lunghezza delle canzoni. Se suoni tupa tupa e thrash, un brano non può superare i due minuti. Intro e outro compresi. Se il brano arriva a due minuti e mezzo barra tre minuti, le circostanze sfociano già nel metal, con tutti i problemi del caso. I cinque di Richmond ben lo sanno e, grazie a pezzi come Crank The Heat e Restless And Wicked (citazione degli Anthrax di Armed And Dangerous? ) puntano tutto su foga e blast beat, riportando alla luce in maniera esemplare i canoni del genere. 

Le parti mosh sono presenti in quasi tutti i brani e ciò non può che far tirare un sospiro di sollievo: dopo l’ultimo disco in ordine cronologico, “Slime And Punishment”, uscito ormai cinque anni fa, avevo paura che l’ignoranza fosse in parte scemata dalle loro corde. E invece no, non si mangia slow food e non ci si veste smart casual. Up the bandanas, ma soprattutto up the punx con High Speed Steel, Demoralizer e The Bite. “Electrified Brain” suona più Holier Than Thou? e DRI che Nuclear Assault, almeno per chi ha da sempre parteggiato per il partito del “-core”, piuttosto che per quello del crossover-metal. 

E poi la voce, così punk e così affettata, il videoclip del singolo Electrified Brain, l’intro di Grave Dive che istiga al circle pit e i cori strozzati che ne fanno da contorno, i riff di chitarra che sembrano non finire mai in Demoralizer, gli assoli messi lì, un po’ “così”, diciamo. Tutto fa sì che questo album scorra magistralmente leggero e veloce, senza intoppi e senza latenze, lungo tutte e quattordici le sue canzoni.

La cover, a cura di James Bousema, è intrisa della solita psichedelia post-nucleare e l’artista è il curatore, peraltro, del manifesto del tour americano con Pig Destroyer e Dwarves e di quello europeo in ottobre di spalla, guarda caso, agli Anthrax.

Insomma, sono tornati i Municipal Waste.

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