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Mai Mai Mai – Rimorso

2022 - Maple Death Records
ethno-gothic / sperimentale

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Tracklist

1. Secondo Coro delle Lavandaie (feat. Maria Violenza)
2. Fimmene Fimmene (feat. Vera Di Lecce)
3. Musica Nova (feat. Nziria)
4. Nostalgia (feat. Youmna Saba)
5. Sind w/ Cosimo Damiano (feat. Faraualla & Ars Ludi)
6. Mediterranean Gothic (feat. Mike Cooper)
7. Il Cattivo Passato
8. Il Futuro Perduto
9. Rimorso
10. Antiche Memorie (feat. Lino Capra Vaccina)


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Conosciuto per la sua incredibile miscela di folklore del Sud Italia, drone industriale, proto-techno e musica elettronica miasmatica e punitiva, Toni Cutrone, in arte Mai Mai Mai, si è avvicinato a “Rimorso”, uscito il 20 maggio per la Maple Death Records su 2XLP/CD, con una tabula rasa. Dopo “Nel Sud” (La Tempesta International, 2019) e la sua trilogia mediterranea “Theta” (Boring Machines, 2013), “Δέλτα” (Delta) (Yerevan Tapes, 2014) e “Φ” (Phi) (Not Not Fun Records / Boring Machines, 2017) il rumorista di origine rom ha ricreato i suoi spiriti del passato collaborando con musicisti ed etnomusicologi che lavorano sul presente, su tradizioni che ancora si tramandano e si modificano continuamente, curando la nostra nostalgia per un futuro perduto.

La narrazione di Mai Mai Mai non mi lascia indifferente, mi scava dentro e tocca le corde che, probabilmente, scandiscono maggiormente il mio essere nel mondo. Le mie origini, fatte di meridione gotico e di attaccamento viscerale a quanto danza intorno ai rituali, in particolare quelli legati alla morte. Per questo, quanto riporto sarà imperfetto, pieno delle dimenticanze che derivano da un profondo coinvolgimento.

“Rimorso” è innanzitutto un album ambizioso, nella struttura compositiva e negli ospiti, spessissimo femminili (cosa non trascurabile quando si parla di riti esoterici legati al meridione) che accompagnano Toni Cutrone in questo magistrale percorso. “Rimorso” abbandona l’uso massiccio di campioni e manipolazioni sonore facendo spazio all’elemento umano: voci, percussioni, lap steel guitar, il tutto inserito in un ricco patrimonio culturale e vantando collaborazioni con Mike Cooper, Vera Di Lecce (Nidi D’arac), Maria Violenza, Nziria, Cosimo Damiano, Faraualla, Youmna Saba, Ars Ludi e il maestro Lino Capra Vaccina, collaboratore storico di Battiato.

Il passato torna, morde, si insinua, non lascia scampo e va affrontato, esorcizzato, ripetuto.
“Rimorso” si apre con Secondo Coro delle Lavandaie. Il brano prende ispirazione dall’opera teatrale “La Gatta Cenerentola” di Roberto De Simone del 1976, che, insieme al suo gruppo (Nuova Compagnia di Canto Popolare) ha compiuto un lavoro di ricerca nelle tradizioni orali del sud d’Italia. Pare sia il più antico documento di lingua napoletana. Ma a noi, importa che Mai Mai Mai lo abbia arrangiato in chiave goth-industrial, che abbia esaltato all’ennesima potenza le sue intrinseche caratteristiche teatrali e (soprattutto) ipnotiche e che Maria Violenza lo abbia cantato conferendo al brano un tono ancora più viscerale, oscuro.

Il tamburo a cornice (spesso usato in rituali) he fa da bordone in Fimmine Fimmine si intreccia con la voce (meravigliosa) di Vera Di Lecce ed ecco che il canto delle tabacchine del Salento si fa una nenia di protesta, stanca ma non per questo meno incalzante e penetrante. Musica Nova è la trasmutazione di Pizzica Minore dei Musicanova, appunto. È un ritmo estraniante, pulsante. Indescrivibile.

Nostalgia è forse il brano più bello di “Rimorso”. Sarà perché, spesso, i due sentimenti di accompagnano, chissà. Il drone iniziale si interseca con la voce della cantante libanese Youmna Saba. Il risultato è devastante, lacerante. Sind rivisita uno dei brani di Faraualla (quartetto femminile pugliese noto per il suo repertorio di polifonie vocali a cappella) con l’outsider techno Cosimo Damiano e le percussioni vitali dell’ensemble Ars Ludi. Senti, senti come una forza oscura ti penetra nella pelle e ti porta a fare un viaggio sciamanico non proprio rassicurante. Il viaggio nero continua in Mediterranean Gothic, insieme alla voce roca, destabilizzante e decomposta di Mike Cooper. Cattivo Passato, Futuro Perduto e Rimorso sono quasi un corpo unico. Come un unico oggetto (o soggetto) di studio antropologico. In Cattivo Passato, Mai Mai Mai fa il punto della situazione, faccia a faccia, con le proprie radici. Ed io con le mie. Putipu distorto, vocalizzi irriconoscibili, droni ipnotici, distopici e psichedelici preparano ad una processione, fisica e non, nella viscere di quello che siamo. Di quello che sono. Il Futuro Perduto è il manifesto hauntologico dell’album, un’alterazione, un infra spazio-tempo nel quale si annidano le voci del passato che non trovano pace. E che mai lo troveranno. Rimorso è una continua evocazione psichica, una trance pesante, popolata da voci lontane, distorte e noise il cui ritmo, nella parte conclusiva del brano, si addolcisce e rallenta. Il rituale si è compiuto.

I gesti di Lino Capra Vaccina (vibrafono, gong, percussioni), così arcani e minimali, regalano ad Antiche Memorie un tratto elegante, limpido, quasi luminoso. Ed è proprio questa lucentezza a porsi in antitesi al passo di Cutrone, cupo, infernale. Ma niente è luce, niente è ombra. Tutto è un continuo definirsi attraverso il proprio opposto, reciprocamente.

“Rimorso” è uno splendido meccanismo perturbante, un tempo senza tempo, in uno spazio deforme.

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