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R.A.M.B.O. – Defy Extinction

2022 - Relapse Records
thrashcore

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Tracklist

1. River of birds
2. Who left the sheepdogs out?
3. Authorities > Authority
4. The end is nye
5. Imperialist pigs in space
6. Cattle tyrant
7. Q: and children A: real children
8. Love and science 1
9. Judas goat
10. Defy extinction
11. Outlive the bastards
12. Ch@d
13- Blizzard brigade
14. Love and science 2
15. New world vultures
16. Biomass


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L’ultimo concerto dei R.A.M.B.O. si tenne nel 2007. Iniziai ad ascoltarli assiduamente, consumando “Wall Of Death The System, però, solo nel 2008, quando trovavi concerti e materiale thraschore ovunque andassi. Ad ogni concerto, ad ogni manifestazione, ad ogni iniziativa. Era un obbligo, quasi, ascoltare tupa-tupa e blastbeat. Ma anche suonarlo, in alcuni casi, soprattutto qui in Italia.

I cinque di Philadelphia, però, avevano qualcosa in più rispetto agli altri gruppi che fino a quel momento erano passati attraverso le nostre casse. Il loro modo, ironico e acre al tempo stesso, di prendere posizioni politiche, era unico al mondo. Ian Mckaye Is My Savior, Not Jesus o What Doesn’t Kill Us Makes Us Mosh Harder sono brani che non hanno bisogno di presentazioni e questa verve, cosciente ed esaltata, si diffuse ben presto in qualsiasi gruppo thrash core / powerviolence nato nel mondo durante il primo decennio dei duemila. Sono stati in grado di fare ciò che i Good Clean Fun hanno fatto per l’hardcore old school, per intenderci.

Dopo un quarto di secolo dalla loro ultima performance live, quindi, rieccoli con un disco nuovo, in uscita su Relapse, che intitolano “Defy Extinction” e che rischia di diventare, forse suo malgrado, uno dei principali eventi nella scena punk dell’anno. Prima di tirare conclusioni affrettate, però, entriamo nel dettaglio del lavoro.

L’iniziale River Of Birds è la cartina tornasole, di questo “Defy Extinction”. Ha infatti tratti mosh devastanti, ma cade troppo presto in un ripetitivo d-beat: le parti lente non vengono concluse a dovere e questo aspetto rappresenta purtroppo il leitmotiv di tutto il lavoro. Solo in radi casi, come per esempio in  i come in Authorities > Authority o Outlive The Bastards, infatti, si ha la netta percezione di stare ascoltando un album dei R.A.M.B.O. di Philadelphia. Blastbeat, interruzione, blastbeat, mosh, sentenza finale. La ricetta era semplice.

Defy Extincion, singolo di lancio del disco, è troppo fuorviante e non rivela totalmente il mood dell’intero lavoro: la voce, primo tratto distintivo, nonostante sia nettamente ovattata e sezionata, rispecchia abbastanza quella dei primi lavori, ma questo aspetto è un tratto marginale. Le chitarre epic metal che fanno da contorno a Imperialist Pigs In Space o il lentissimo crossover di Love And Science 2 rappresentano la piena consapevolezza che, ormai, siamo distanti anni luce da ciò che furono i R.A.M.B.O.. Nonostante non sia cambiato il modo tutto loro di pronunciare “you!” (Ch@d ci fa tirare, in tal senso, un piccolo sospiro di sollievo ) e nonostante siano rimasti intatti i messaggi di consapevolezza e unity che li hanno contraddistinti durante tutta la loro carriera, scrivono un disco poco coinvolgente, che descrive una realtà triste come quella raccontata dalla lenta e coinvolgente New World Vultures, ma che non fa divertire.

Sarà il tempo che passa, sarà la firma per una confermata major del genere, ma credo sia meglio ritornare per un attimo al 2007. E fermarsi lì.

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