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Collars – Hauntology

2022 - Grandine Records
post metal

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Tracklist

1. TRA LE CENERI
2. CRISALIDE
3. POSSESSIONE
4. SPETTRI
5. BAGLIORE


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Il nome Collars evoca qualcosa di prezioso, un monile o un gioiello, qualcosa di estremamente raro e ricercato, proprio come questo nuovo lavoro che porta il nome di “Hauntology”. Cinque tracce dense, aggressive, spettrali e mistiche, un disco compatto ed essenziale, determinato e dritto al punto. Tutto nei Collars ruota intorno all’alchimia dei componenti della band, per chi li conosce per la prima volta si tratta di una commistione tra gli ormai leggendari Ornaments e il power duo Nadsat. Rispetto al precedente lavoro “Tracoma“, i Collars si sono ridotti ad un trio ma senza intaccare l’efficacia e la resa sonora, anzi se possibile pare che sia stato raggiunto un equilibrio anche migliore.

Come sempre ci hanno abituato, i Collars non scelgono a caso nemmeno le parole, a partire dal nome del disco. “Hauntology” richiama il genere musicale omonimo, che si pone come obiettivo di rendere un’estetica musicale del passato attraverso strumenti analogici, una sorta di retrofuturismo. Si richiama anche il concetto di “haunt” quindi qualcosa di stregato, un ambiente dove gli spiriti possono vagare indisturbati fluttuando tra i meandri sonici dei Collars che si trovano straordinariamente a proprio agio in un limbo tra la realtà e il sogno, tra lucida consapevolezza ed etereo onirismo.

Sono proprio i sogni che mi vengono in mente all’ascolto di “Hauntology”. Mondi impossibili si costruiscono e crollano davanti ai miei occhi, civiltà dimenticate combattono tra loro in una sanguinosa battaglia in cui nessuno vince se non il suolo che si abbevera del sangue dei cadaveri lasciati marcire sul campo di battaglia. I suoni delle chitarre sono come il fragore delle lance di un esercito che si scaglia disperato e in inferiorità numerica alla carica del proprio nemico, i colpi della batteria sono gli scudi e le ossa che vengono frantumate all’impatto e le frequenze del basso sono come i passi dei soldati che a tempo perfetto fanno vibrare la terra. Le anime dei caduti si alzano dai corpi tiepidi e vagano nella battaglia, senza pace e senza meta.

Le suggestioni sono tante perché gli stimoli sono tanti e se c’è interesse ad apprezzare i dettagli, questo è un disco che può essere ascoltato anche cento volte. Non voglio tralasciare, infine, un elemento che mi ha particolarmente colpito: la produzione. Il disco è stato registrato e mixato totalmente nello studio Vacuum di Enrico Baraldi, fondatore e bassista del progetto, e credo che sia assolutamente un vantaggio e una fortuna avere un componente che possa tradurre le idee musicali su disco e in questo caso il valore aggiunto all’opera finale è davvero notevole, i suoni sono adattati magistralmente alla volontà espressiva e compositiva della band ed escono prepotentemente dalle cuffie come uno tsunami sonoro.

I Collars riescono a stregare l’ascoltatore con un disco originale e consistente, sia sul piano sonoro che sul piano intellettuale, ma anche sul piano visuale grazie al contributo dell’artista Elide Blind per la copertina. Senza dubbio “Hauntology”, edito dalla ottima Grandine Records, è una delle migliori uscite del 2022 e attualmente per quanto mi riguarda il miglior capitolo della formazione emiliana, nonché tappa imprescindibile per tutti gli appassionati di post-metal.

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