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Giant Sleep – Grounded To The Sky

2023 - Czar Of Crickets Productions
stoner metal

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Tracklist

1. Silent Field
2. Grounded To The Sky
3. Siren Song
4. Good Boy
5. Davos
6. Shadow Walker
7. Cemetery Story
8. Sour Milk
9. The Elixir


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Il percorso sotterraneo e impulsivo dei Giant Sleep unisce una relazione geniale e d’altri tempi, affronta tutto il panorama stoner vecchio stampo e tocca elementi vintage e ruvidi che uniscono sfumature moderne stile Monster Magnet, fino ad incontrare il passato con i riff martellanti di timbro Black Sabbath. La loro miscela esplosiva vede gli esordi nel 2012 in Germania, con una grande passione verso le sonorità dure. Nei loro brani si creano strutture solide e psichedeliche grazie anche al contributo eccellente del vocalist Thomas Rosenmerkel che, con la sua potenza vocale, apre vortici taglienti e devastanti. In questo nuovo capitolo in studio “Grounded To The Sky” troviamo un sound ricco di spunti versatili che scorrono a dovere all’interno delle nove tracce in modo credibile.

A partire dall’iniziale Silent Field, che ci porta alla mente un passaggio retrò, in cui le cavalcate doom aumentano di valore grazie a riff sottili e energici. Man mano poi la sensazione si tinge di malinconia, con lo stile funky del basso che colpisce in maniera furiosa trasformandolo in un brano infuocato che punge in maniera disarmante. Segue la title track, un desiderio polveroso che si intaglia in uno strato di rabbia, aprendo un’emozione oscura e un cambio blues macchinoso, dando vita ad una canzone sporca e vibrante. Siren Song invece si avvia con una melodia dolce in cui si incastra il delay ovattato delle chitarre imbattendosi in un’atmosfera unica dove un risentimento grunge innalza il ritornello aggressivo fino a chiudersi in un caloroso addio. La distorsione frenetica di Good Boy incastra la voce piena come un tassello emblematico forte e cambia marcia a differenza dell’inizio un po’ scevro di mordente, anche se le piccole sfuriate di chitarra reggono alla perfezione l’urto. Con Davos poi si arresta la prima parte di questo lavoro, su un insieme di chitarre pulite e attimi morbidi della voce, per una traccia sperimentale.

Shadow Walker mette in mostra attimi cupi e dal suono misterioso. La voce espressiva narra un racconto personale gioca sull’esibizione mistica del basso tramutandolo in uno dei brani più riusciti e completi di questa produzione. Sono molti i riferimenti sabbatiani sulle note di Cemetery Story, un deprimente turbine di elementi lenti che tolgono il respiro dando vita ad una composizione spigolosa. Prima di chiudere ci soffermiamo sul ritmo febbrile di Sour Milk che evidenzia la produzione tecnica e viene confermata con una traccia di otto minuti, The Elixir, che si prende la fine portando l’ascoltatore in un viaggio estremo e sensazionale.

Grounded To The Sky” è un’opera importante in cui la band, con la sua visione eccentrica, cerca di descrivere al meglio un autentico capitolo ma, nonostante ciò, sembra già tutto scritto senza niente di relativamente nuovo.

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