Flatspost Records – The Extermination Vol. IV

Qual è lo stato di salute dell’hardcore mondiale? Una domanda a cui periodicamente risponde Flatspot Records, etichetta statunitense che dal 2004 promuove questo filone della cultura punk, in tutte le sue forme.

11 tracce per poco meno di venti minuti di musica per offrire una panoramica su scena internazionale che oggi vive una nuova primavera, grazie anche ad alcune delle band incluse in questo volume numero 4.

Dopotutto, come il co-fondatore della label Che Figueroa ha raccontato in una recente intervista, la volontà dietro al progetto è quella di mettere in mostra il meglio scena statunitense e non solo, offrendo un campionari dell’hardcore in tutte le sue sfumature.

Forte è poi la presenza di Baltimora, città natale di Flatspot e di band storiche dell’hc anni 2000 come i Trapped Under Ice, portati alla ribalta proprio dalla label e oggi freschi di un’attesissima reunion. Sempre dagli USA arrivano Jivebomb e End It, tra i nomi della compilation da tenere d’occhio e autrici di due dei brani più esplosivi. Ma c’è anche spazio per altre nazioni, con gli australiani Speed di One Blood We Bleed ad aprire le danze: le influenze nu metal mettono da subito in chiaro cosa la band di Sidney è in grado di fare dopo l’ottimo EP del 2022 “Gang Called Speed”.

Non manca poi un occhio per l’Europa e l’America Latina, rispettivamente con i britannici The Chisel e il loro oi! sporco e incazzato, e i colombiani Raw Brigade che ci riportano al 1982 con una cover dei Crux.

Tornando agli US, arrivano buone conferme dai losangelini Law of Power con il loro metallic hc esplosivo, dai Buggin con una scarica di rabbia condensata in 59 secondi e dai Section H8.

In definitiva, per chi ama l’hc ed è alla ricerca di nuova ispirazione, questo “The Extermination Vol. IV” costituisce un ottimo punto di partenza per la scoperta di nuove proposte cariche di aggressività ed energia sonora.