Screaming Females – Desire Pathway

A 5 anni dal loro ultimo lavoro, il trio del New Jersey Screaming Females composto dalla cantante e chitarrista Marissa Paternoster, dal bassista Mike Abbate e dal batterista Jarrett Dougherty, torna a farsi sentire più forte e chiaro che mai con l’ottavo album in studio “Desire Pathway”.

Stessa etichetta discografica di sempre e stesso produttore dei due lavori precedenti: Matt Bayles (che ha lavorato con numerosi artisti tra cui Mastodon, Isis, Pearl Jam). Il disco è stato registrato in un luogo d’eccezione: gli storici Pachyderm Studios, dove i Nirvana quasi 30 anni prima diedero vita a “In Utero“, prodotto da quel genio di Steve Albini (il quale ha prodotto negli stessi Studios anche “Rid Of Me” di PJ Harvey) che- tu guarda il caso-aveva già riconosciuto il talento degli Screaming Females registrando “Ugly“, il loro quinto album. I tre membri del gruppo americano non si sono lasciati sfuggire l’occasione di dare alla luce un disco definitivo, che li confermasse come una solidissima realtà del panorama rock mondiale.

La carismatica Marissa Paternoster ci conduce alle porte di quello che sembra essere un tortuoso cammino su lande deserte in cui, tra una traccia e l’altra, è consentita una breve sosta per lasciarci respirare e, perché no, ammirare il paesaggio delineato da potentissimi riff e colpi di batteria che non possono sottrarre la nostra testa e il nostro corpo a seguire. La band prende ciò che c’è di più aggressivo e allo stesso tempo elegante nel rock e lo trasforma in uno stile unico, anche per merito dell’inconfondibile e magnetica voce della Paternoster, la quale dimostra di saper padroneggiare microfono e chitarra in modo ineccepibile e alquanto invidiabile persino da chi non conosce neanche una nota.

La traccia iniziale Brass Bell, nonché primo singolo estratto, anticipa l’esplosione delle nove tracce successive che si susseguono con cadenze altalenanti, desertiche e a volte romantiche. Pezzo dal fortissimo impatto, che si apre con una pazzesca intro e si lascia sprofondare in un vertiginoso abisso, è stata la scelta più adatta per promuovere “Desire Pathway” in quanto è una delle tracce più potenti di tutta la carriera del trio.  Dai ritmi più serrati delle prime due tracce Brass Bell e Desert Train, si passa a quelli più trascinanti, coinvolgenti e orecchiabili-per un pubblico forse meno pretenzioso-di Mourning Dove, secondo singolo estratto, e It’s All Said And Done, accompagnati da una più cupa (l’unica dell’album) ma intensissima Let You Go. Non mancano brani più soft in stile ballad, come la penetrante So Low, in cui la meravigliosa Marissa Paternoster ci guida verso un profondo universo attraverso la sua chitarra e il suo ipnotico timbro vocale.

La traccia finale Titan chiude in bellezza i 33 minuti circa dell’album, con un’esplosione di suoni rockeggianti decisamente alternativi che rendono inconfondibili gli Screaming Females di fronte a qualsiasi altra band che suoni lo stesso stile musicale. Sicuramente le loro influenze abbracciano più fronti, dal grunge dei Nirvana al rock anni Settanta, dall’alternative dei Garbage al punk, ma è la facilità con cui rendono ogni pezzo diverso dall’altro, senza mai cadere in cliché tipici del genere, a fare la differenza.

Tra tracce più memorabili che si collocano in testa e che non riusciamo a fare a meno di canticchiare e pezzi che lasciamo correre con meno frenesia, questo disco rappresenta l’ennesima garanzia nella carriera del gruppo. Potrà anche non prendere molto ai primi ascolti ma fidatevi che il colpo prima o dopo arriva e, quando accadrà, siate certi che ne sarete estasiati.