Impatto Sonoro
Menu

Recensioni

Graveyard – Lights Out

2012 - Nuclear Blast
hard/rock

Ascolta

Acquista

Tracklist

1. An Industry of Murder
2. Slow Motion Countdown
3. Seven Seven
4. The Suits, The Law and The Uniforms
5. Endless Night
6. Hard Times Lovin’
7. Goliath
8. Fool In the End
9. 20/20 (Tunnel Vision)

Web

Sito Ufficiale
Facebook

Gli svedesi Graveyard sono ormai sdoganati. Il grande successo, anche oltreoceano, del loro secondo disco Hisingen Blues, uscito solamente lo scorso anno, trova conferma immediata nel nuovo Lights Out, che pur rimane di pochissimo inferiore. Solo la splendida e particolare copertina che accompagnava il precedente lavoro viene spenta a favore del buio pesto, quasi a voler spostare l’attenzione solamente sulla musica, ed ancora una volta con ragione.

Il trademark rimane quello dei seventies dove tirate hard rock/blues come l’iniziale An Industry Murder si alternano ad oscuri rallentamenti non troppo lontani dalle atmosfere viziosamente lugubri del miglior Danzig solista dei primissimi dischi, come avviene in Slow Motion Countdown che può anche contare sul dinamico crescendo orchestrale sul finale.
Ancora una volta il cantante Joakim Nilsson è l’elemento catalizzatore, a suo agio nell’hard/blues in stile Free di The Suits, The Law & The Uniforms che fa poco per nascondere il suo diretto attacco alle istituzioni, sia quando il gruppo si lancia in veloci cavalcate di scuro e ardente rock’n’roll sulla strada che porta verso la Detroit dei primi anni settanta come Endless Night, Seven Seven e Goliath, o quando si impossessa della conturbante anima blues e psichedelica di Jim Morrison per la lenta e ammaliatrice Hard Time Lovin.
Fool In The End sembra possedere il “raro” dono della classicità rock nei suoi riff e nella melodia, così come 20/20 Tunnel Vision, è un fumoso esercizio di psichedelia che si poggia, come tutto il disco, sul calore, il feeling e la passione.

Un disco suonato da quattro hippies fuori tempo, che pur non inventando nulla, sanno aggiungere quella malinconia e oniricità scandinava alle lezioni del caldo vintage rock che hanno dimostrato di aver assimilato e imparato da primi della classe, tanto da essere in grado di dettare le regole tra i tanti “giovani” epigoni che popolano le loro stesse strade, lassù nella fredda Scandinavia.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=6HmMy2ubC7E[/youtube]

Piaciuto l'articolo? Diffondi il verbo!

Altre Recensioni