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eXistenZ, di David Cronenberg


Scheda

Titolo originale: id.
regia, soggetto e sceneggiatura: David Cronenberg
Fotografia: Peter Suschitzky
montaggio: Ronald Sanders
musica: Howard Shore
Nazione: Canada / UK - 1999
Genere: Fantascienza
Durata: 98’
Cast: Jenifer Jason Leigh, Jude Law, Willem Dafoe, Ian Holm.
Uscita: 23-04-1999
Produzione: Alliance Atlantis, Canadian Television Fund, Natural Nylon Entertainment, Serendipity Point Films, UGC, TMN
Distribuzione: Cecchi Gori Group
voto: 8

In un futuro prossimo, il divertimento sarà assicurato da videogiochi che si collegheranno direttamente al midollo spinale delle persone proiettandole in una sorta di mondo parallelo. “eXistenZ”, nuovo videogioco pronto per essere immesso sul mercato, verrà provato da un gruppo di volontari fra i quali sarà presente anche la sua creatrice, la programmatrice Allegra Geller. Il giorno della presentazione una frangia terroristica, contraria all’impiego della realtà virtuale, tenterà di uccidere Allegra che riuscirà a salvarsi solamente grazie al provvidenziale aiuto di Ted Pikul, un innocuo operatore marketing.

eXistenZ, videogioco che plasma le menti umane per regalare ai giocatori minuti di svago, rappresenta l’essenza pura del cinema di David Cronenberg, regista canadese che ci ha da sempre abituato a prodotti contradditori, pieni di suspense e dotati di una chiave di lettura non univoca, basti pensare a Videodrome, Spider ma anche La Mosca. Anche questo suo: eXistenZ, videogioco vivente e direttamente collegato al corpo degli umani, è privo di una morale ultima anche se i dubbi scorrono copiosi nella mente di spettatori assorti nella visione; meglio optare per la realtà rimodellata dal gioco o meglio scegliere la vita reale più monotona ma concreta? Una volta collegati al Pod, sorta di Joystick vivente che si collega al nostro midollo spinale mediante una Bio-Porta, fin dove si è capaci di distinguere fra la vita reale e quella plasmata da eXistenZ? Attorno a quest’impalcatura di domande si incastra un giallo-fantascientifico coronato da un finale mozzafiato e spiazzante, un finale degno di uno dei registi meno prevedibili di quest’ultimo secolo. Buona prova di Jude Law, che riuscì grazie a questo brillante plot, non coronato dal successo al botteghino, ad avvicinarsi sempre più allo status di star Hollywoodiana, status confermatosi dalla notte degli Oscar grazie a Ritorno a Could Mountain. Willem Dafoe partecipa in un mini ruolo molto intrigante ma sicuramente avrebbe potuto essere maggiormente co-protagonista assieme al giovane Law. Un’ultima curiosità: all’epoca dell’uscita della pellicola, stiamo parlando del 1999, Jennifer Jason Leigh preferì rinunciare a terminare l’ultima pellicola di Kubrick: Eyes Wide Shut. Era sua infatti la parte che poi venne assegnata a Nicole Kidman.

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