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Rampart, di Oren Moverman


Scheda

USA, 2011 – azione, drammatico Durata: 110’
Titolo originale: id.
Regia: Oren Moverman
Sceneggiatura: Oren Moverman, James Ellroy
Soggetto: James Ellroy
Fotografia: Bobby Bukowski
Montaggio: Jay Rabinowitz
Suono: Wade Barrett
Scenografia: David Wasco
Musiche: Dickon Hinchliffe
Cast: Woody Harrelson, Ben Foster, John Bernthal, Steve Buscemi, Cynthia Nixon, Anne Heche, Stella Schnabel, Ned Beatty, Jon Foster, Ruben Garfias, Deadlee, Dominic Flores, Matt McTighe
Uscita: 7 dicembre 2013
Distribuzione: One Movie


Los Angeles 1999. L’ex veterano del Vietnam Dave Brown è un poliziotto violento e misantropo, membro di una sezione speciale dedita al lavoro su strada. Una sezione pubblicamente nota per essere al centro di casi di corruzione e di violenza. Quando Dave viene ripreso mentre picchia un uomo in fuga, dovrà subire un processo interno che lo porterà a un inevitabile bilancio della propria vita.

Una vicenda dura e spietata riguardante Dave Brown, un agente della stradale in guerra con il mondo; un Woody Harrelson da Oscar seppure non l’abbia neppure sfiorato lontanamente. Partendo dallo scandalo Rampart, che sul finire degli anni’90 coinvolse oltre settanta agenti della polizia di Los Angeles accusati di violenza e corruzione; Oren Moverman, autore indipendente di origini israeliane, segue il soggetto scritto da James Ellroy e lo affianca in fase di sceneggiatura creando una pellicola nera, anche in termini di ambientazione, il momento della giornata nel quale meglio si muove l’agente Brown; protagonista di un film lento, filtrato da riprese che lo fanno sembrare un documentario e che seguono la caduta verticale di un agente tutto d’un pezzo, odiato sia dalla sua famiglia che dai suoi colleghi, a causa di metodi d’indagine e di uno stile di porsi molto violento. Punito forse eccessivamente a causa di un pestaggio ripreso accidentalmente da un passante e vittima della caccia alle streghe degli affari interni.

Il film narra ma non giudica, lasciando molti punti in sospeso anche per quel che riguarda le battute finali, descrivendo, e soffermandosi, sul doppio binario nel quale scivolano sia la carriera che la vita dell’agente Brown: ovvero quello processuale e quello personale. Stellare il cast di supporto nel quale spiccano Steve Buscemi, protagonista di un piccolo cameo, Sigourney Weaver e Robin Wright. Unica pecca di una pellicola ben orchestrata e avvincente sino alla fine, il tratto monotematico e senza vie d’uscita nel quale termina l’esistenza di un uomo senza altre risorse che non siano rappresentate dalla sua uniforme.

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