Impatto Sonoro
Menu

Recensioni

Fontaines D.C. – Dogrel

2019 - Partisan Records
rock

Ascolta

Acquista

Tracklist

1. Big
2. Sha Sha Sha
3. Too Real
4. Television Screen
5. Hurricane Laughter
6. Roy’s Tune
7. The Lotts
8. Chequeless Reckless
9. Liberty Belle
10. Boys In The Better Land
12. Dublin City Sky


Web

Sito Ufficiale
Facebook

Questa volta la Partisan Records punta dritta al cuore di Dublino e si accaparra un’altra interessante novità d’oltremanica. Dublino è la residenza fisica dei Fontaines D.C., fisica ma anche spirituale in quanto la loro musica attinge dall’anima della città e “Dogrel” è il risultato di influenze pub rock, post-punk e tradizione irish.

Dogrel”, dicesi anche “Doggerel”: una filastrocca, ovvero un “Componimento in versi brevi, con ripetizioni di sillabe e parole, spesso recitato in cadenza, svolto secondo assonanze o accostamenti meramente occasionali”. Nel titolo dell’album c’è la base del pensiero dei Fontaines D.C. infatti Big introduce l’opera come una filastrocca per la città di Dublino e tenta di avere la stessa potenza delle grandi opening track dei debutti rimasti nella storia, con la strofa d’apertura “Dublin in the rain is mine, a pregnant city with a catholic mind” e con quel ritornello “My childhood was small, but I’m gonna be big” mi proietta subito i pensieri verso grandezze del calibro di “I Wanna Be Adored” degli Stone Roses. Echi dei primi The Cure si avvertono in The Lotts mentre un aura Smithsiana percorre il cantato di Television Screen, uno dei pezzi migliori dell’album.

I ragazzi hanno studiato bene e il risultato della lezione legata alle radici si sente tutta in Dublin City Sky, una delle ballate Irish rock con tutto l’intento di rimanere nella storia, ma che, per ora, rimane in una dimensione da pub. Insomma, non importa quante pinte ti scoli: o sei poeta o non lo sei. È chiaro che i Fontaines D.C. vogliano essere una nuova band colta e maledetta, infatti l’ottimo singolo Too Real è in parte ispirato alle opere di TS Eliot e le potenzialità per essere un’ondata dei aria fresca e scrivere un nuovo capitolo della musica irlandese ci sono, potrebbero sfociare in un nuovo punk folk.

Intanto “Dogrel” è sicuramente uno dei migliori guitar-album del momento. Niente di nuovo, per ora, ma ottimi suoni, ottimo tiro e bei pezzi. Noi ce li ascoltiamo, li teniamo d’occhio e speriamo in bene.

Piaciuto l'articolo? Diffondi il verbo!

Altre Recensioni