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Sepultura – Quadra

2020 - Nuclear Blast
thrash metal

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Tracklist

1. Isolation
2. Means To An End
3. Last Time
4. Capital Enslavement
5. Ali
6. Raging Void
7. Guardians Of Earth
8. The Pentagram
9. Autem
10. Quadra
11. Agony Of Defeat
12. Fear, Pain, Chaos, Suffering


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Che senso hanno i Sepultura senza i fratelli Cavalera? Sono anni che ci si continua a porre questa domanda, ma nessuno sembra ancora aver trovato una risposta credibile. Possibile che sia solo una questione economica? Se avessero cambiato nome, difficilmente sarebbero riusciti a raccogliere un briciolo delle vecchie attenzioni. È passato tanto tempo dall’addio prima di Max, poi di Igor, eppure, persiste una strana sensazione. In qualche modo, ci si sente persino truffati.

Non che Andreas Kisser e Paulo Jr., unici due superstiti della formazione classica, non abbiano il diritto di portare avanti la tradizione di un marchio storico del metal: d’altronde, lo fanno da quasi un quarto di secolo ormai! Il fatto è che, arrivati a questo punto, è difficile trovare la benché minima somiglianza con quanto prodotto nella prima metà degli anni ’90, ovvero nel periodo d’oro della band brasiliana. Ed è meglio così, in fin dei conti: i lavori più deludenti realizzati insieme al cantante Derrick Green sono stati proprio quelli che, in maniera forzatissima, andavano a recuperare il sapore groovy di “Chaos A.D.” e le sonorità etnico-tribali alla base di “Roots”.

Ci hanno messo un po’, ma alla fine lo hanno capito anche loro: meglio tagliare i ponti con il passato e trovare uno stile diverso, più moderno e personale. Prima di mettervi ad ascoltare “Quadra”, sappiate quindi di essere al cospetto di un gruppo che si chiama Sepultura semplicemente perché al suo interno vi sono due ex membri dei veri Sepultura. Punto e basta. Alleggeritevi di questo ingombrante peso per calarvi in un’opera che è sì ambiziosa e ricca di fantasia, ma anche ostica e difficilmente digeribile, vista la quantità di ciccia buttata sul fuoco dal quartetto.

Come si evince dal titolo, il disco è diviso in quattro distinte fasi. Ognuna di esse contiene tre canzoni, legate tra loro da tematiche e stili comuni. Nella prima sezione si pigia il piede sull’acceleratore e si punta forte su un thrash davvero molto heavy, con la speranza forse di tramortire subito gli scettici. Se siete inconsolabili nostalgici dei fasti di “Arise”, Isolation e Means To An End potrebbero fare al caso vostro. Peccato solo per il magniloquente piglio sinfonico che, tra archi e cori intrisi di dramma, tende a sovraccaricare il tutto.

Per la seconda parte di “Quadra” i Sepultura decidono di smorzare i toni e mettere in risalto l’eccellente lavoro ritmico svolto da Eloy Casagrande. Inutile girarci intorno: è proprio lui, giovane prodigio della batteria, l’arma segreta della band. Un vero e proprio fenomeno che, forte di un livello tecnico invidiabilissimo, ha regalato a Kisser e soci quell’anima progressive già ampiamente messa in risalto nel precedente “Machine Messiah” e oggi protagonista assoluta del terzo capitolo di “Quadra”.

Sembra incredibile a dirsi, ma è la pura verità: brani come Guardians Of Earth, Raging Void e soprattutto l’intricatissimo strumentale The Pentagram sono assolutamente emblematici di questo cambio di rotta. Che si tratti di una svolta definitiva? Staremo a vedere cosa ci riserverà il futuro. Tutte le ipotesi restano aperte: la quarta e ultima fase dell’album, d’altronde, ci sorprende di nuovo con un sound melodico vicino ai primissimi lavori registrati insieme a Derrick Green.

Ancora una volta, purtroppo, troppa enfasi: la grandeur compositiva di Kisser tende a soffocare gli interessantissimi spunti di due buone tracce come Agony Of Defeat e Fear, Pain, Chaos, Suffering (in cui, tra l’altro, appare la voce della cantante brasiliana Emmily Barreto). Oltre a questo, ha il demerito di mettere in ombra l’eccellente prova dietro al microfono del frontman statunitense, l’eterno sostituto di Max Cavalera mai troppo amato dai fan della prima ora.

E allora, per chiudere, mi voglio rivolgere proprio a loro: ragazzi, metteteci una pietra sopra. I Sepultura non esistono più da un pezzo. Questi Sepultura ne portano il nome, ma sono un’altra cosa. Detto questo, possono comunque regalarci qualche piccola soddisfazione. Diamogli una chance: hanno appena iniziato a meritarsela.

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