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Tom Misch & Yussef Dayes – What Kinda Music

2020 - Beyond The Groove / Blue Note Records
nu soul

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Colori caldi su una pellicola da 16mm. Un groove crudo, instancabile. La nostra bussola punta ad est. Lui corre, spaventato.

Si consuma così la visione onirica che il regista Douglas Bernardt ci regala per What Kinda Music, la title track di questo disco, frutto di una collaborazione tanto attesa nel modo del jazz alternativo.

Ci sono canzoni, tanto interplay. I colori della copertina ci suggeriscono già cosa troveremo all’interno. Toni caldi. Calore, passione. Gli occhi socchiusi di fronte ad un tramonto in riva al mare. Imbruniscono i suoni, tra la notte ed il sole che timidamente fa compagnia nei suoi momenti di intimità, all’inizio ed alla fine di ogni giorno: così ogni brano.

Lunghissimi riverberi aprono la sua voce. Le parole scorrono sopra falsetti dreamy. Tom Misch, è lui uno dei due protagonisti di questa nuova produzione. Giovane chitarrista, cantante e producer che dal 2012 naviga tra le sonorità nu soul, riconoscibile per il suo beatmaking squisitamente pop.

Dall’altro lato rulli raffinati, groove mutevoli ed esotici. Mistico, oserei. Sì, è Yussef Dayes al lato passeggero di quella cabrio arancio nel video del terzo singolo Nightrider. Batterista eclettico, influenzato dalla tradizione senegalese e dal jazz-funk ’70s, che si fa strada nella scena londinese anche per la fortunata collaborazione col tastierista Kamaal Williams, sotto la stella della Black Focus Records. È lui il nostro secondo uomo.

Forse tempi maturi per l’incontro di due scene interessanti?

12 le tracce di questo disco e la spontaneità delle linee essenziali quanto cantabili, dona a questa produzione dei connotati inusuali da quelli tipici di quest’epoca discografica. Non sono solo canzoni, anzi: i brani strumentali sono il concept di quest’album. Primo su tutti un featuring con Rocco Palladino, un compagno di musica di Dayes, ed è proprio da questo che partiremo.

“Dopo aver registrato “Lift Off” era avanzato un ultimo rullino dopo le riprese. Abbiamo deciso di jammare e vedere cosa succedesse… Il risultato fu Kyiv, un brano totalmente improvvisato. Rocco ha suonato questi accordi ed il resto è venuto da sé!!”

Così racconta Tom Misch di Kyiv, nato e battezzato col nome della stessa città da dove siamo partiti – sì, Kiev – tra le note di “What Kinda Music“. I pezzi del puzzle iniziano a mettersi assieme, vero?

Troviamo così la giusta prospettiva per osservare questo pregevole disco: una session con tanti musicisti, delle idee da sperimentare assieme. Tanti amici, tanti ospiti. Traspare assoluta serenità in ogni brano, nonostante le sonorità siano emotivamente varie. E gli strumentali? Sono loro ad incarnare magistralmente quei momenti di naturale condivisione ed improvvisazione, senza limiti, senza troppe indicazioni prestabilite. Un riff, una melodia. Respirare, lasciarsi andare.

Niente di confezionato, tanto dialogo.

Un minuto e mezzo. Una melodia dal sapore etnico. La visceralità di Dayes emerge senza fronzoli. È Sensational, una sorta di spartiacque e, nonostante seguano nella tracklist le romantiche canzoni quali The Real e Last 100, da questo quinto brano in poi, le voci diventano degli insert che colorano i lunghi dialoghi musicali tra i due protagonisti di questo album.

Se in questi lunghi vamp trovano spazio i suoi cori eterei ed i suoi assoli tasty, c’è spazio anche per il lato da producer di Tom Misch, ed è Julie Mangos ad assumere le sembianze di un caratteristico mixtape di beat hip hop e sample parlati, elemento presente anche in altre produzioni di questa nuova e variegata corrente di jazz alternativo. Le atmosfere non smettono di essere crepuscolari ed è il sassofono di Kaidi Akinnibi a chiudere malinconicamente questo disco sulle note di Storm Before The Calm.

What Kinda Music” sembra essere il preludio di una proficua collaborazione, le note sincere con la quale ce l’hanno presentata fanno presagire un gran potenziale. Con fiducia, attendiamo il prossimo disco. Che tipo di musica sarà il prossimo tramonto?

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