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Renee – A Casa Mia

2021 - Ferramenta Dischi
songwriting

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Tracklist

1. Intro
2. Gli occhi
3. A casa mia
4. Parli la mia lingua
5. Mammifero
6. Ridere
7. Quante volte
8. Casa libera
9. Ti vedo nuda
10. Scappare
11. Mattone
12. Outro


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Sicliano, classe 1998, Renee – moniker di Renato D’Amico – nasce come produttore e nel 2018 si trasferisce in Toscana. Lì inizia a collaborare con Postino e Emma Nolde, suoi coetanei e ormai conterranei, per i quali collabora anche come musicista. Contestualmente, inizia a scrivere e registrare i brani che andranno a comporre il suo primo disco solista: è da lì che inizia a prendere forma “A casa mia”. Accanto all’attività musicale, insieme all’artigiana Francesca Lombardi disegna e cura la produzione di una linea di abbigliamento, dalla quale vengono scelti alcuni capi indossati nel video della title track.

La casa è al centro della narrazione, una casa vista nella duplice veste di punto di partenza per tutte le esperienze di vita e luogo intimo, dove raccontare qualcosa di sé. Renee va fino in fondo a questa doppia interpretazione, mettendo in musica il suo percorso di crescita tra esperienze personali, sentimentali e gli spostamenti che hanno segnato fino ad ora la sua giovane vita.

Nella fase di produzione, grande importanza è stata data al suono analogico attraverso l’utilizzo, ad esempio, di nastri e microfoni d’epoca. Con “A casa mia”, Renee schiude quindi la valigia davanti ai suoi interlocutori, attraverso 12 tracce abbracciate idealmente dall’elettronica e dai sussurri di Intro e Outro.

Poi dieci tracce compatte, senza fronzoli, si bada al sodo con grande qualità. Il lento incedere, con richiami al cantautorato antico, si fa strada in Gli occhi, Mammifero, Quante volte e Ti vedo nuda. Maggior pathos, e intensità crescente, si avvertono invece in Parli la mia lingua, Ridere e Mattone, oltre alla title track, dalla quale trapela un’inclinazione allo stile urban. Dopo un’inaspettata (ma piacevole) virata verso sentieri dance pop (Casa libera), il disco raggiunge il suo apice con Scappare, che presenta maggiore complessità compositiva e un convincente bilanciamento tra cantato e strumentale.

Renee racconta le sue storie mettendosi al centro di esse. Ma di storie si tratta, quindi la sua figura, l’io narrante che vive la quotidianità da protagonista, è al tempo stesso elemento centrale e didascalia che racconta la scena. La sua non è mai (o quasi) azione, bensì un’osservazione da vicino di ciò che gli accade. Questa è la chiave per entrare nel suo mondo, ceduta con discrezione da Renee che poi prende per mano l’ascoltatore e gli dà tutti gli elementi per essere parte del racconto. Le storie sono sue, ma eliminando inutili riferimenti specifici il songwriter siciliano fa sì che esse possano in pochi istanti diventare di tutti.

Dal punto di vista musicale, “A casa mia” si presenta sufficientemente coinvolgente perché viene utilizzata – e miscelata – una buona quantità di ritmi, suoni e registri vocali. Una bella sorpresa insomma, soprattutto se si considera quanto sia saturo di questi tempi il mercato dei cantautori italiani, sia mainstream che indipendenti.

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