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Wet Leg – Wet Leg

2022 - Domino
indie rock

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Tracklist

1. Being In Love
2. Chaise Longue
3. Angelica
4. I Don't Wanna Go Out
5. Wet Dream
6. Convincing
7. Loving You
8. Ur Mum
9. Oh No
10. Piece Of Shit
11. Supermarket
12. Too Late Now


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È passata oltre una settimana dall’uscita del glorioso debutto delle Wet Leg per la fortunata Domino, le classifiche hanno parlato, la critica anche, il pubblico è entusiasta e le aspettative alzate dai singoli precedenti sono state pienamente soddisfatte.

Cerchiamo di capire cosa è successo: cosa contiene l’omonimo debutto delle due isolane di tanto irresistibile e perché funziona? Un sound che rimanda agli anni 90 americani con buona dose di synth e una produzione che riesce nell’intento di creare qualcosa di veramente originale.

Ricordiamo cosa diceva il duo composto da Rhian Teasdale e Hester Chambers quando dichiaravano che mai si sarebbero aspettate di avere l’opportunità di incidere un album, che le canzoni contenute nel loro debutto sono state scritte per puro divertimento, senza perciò pensare necessariamente alla reazione di un pubblico. Forse è questa la chiave, è questa straripante freschezza che ci ha fatto impazzire per le Wet Leg? Se non le avete ancora notate, non perdetevi questo evento, sono “canzoni allegre per persone tristi”, cit. Se avessero ragione nel definire così il loro lavoro, come potrebbe non funzionare?

Un altro elemento ha contribuito al clamore: l’effetto sorpresa contenuto nella gran parte dei pezzi, come il cambio di tonalità nel bridge di Chaise Longue, un goffo e curioso cantato che detona una bomba di ironia, oppure il testo dell’opening Being In Love dove si parla di bizzarre sensazioni conseguenti l’innamoramento che sterza verso il paragone tanto scurrile quanto irresistibile “Some kind of fucked-up trip”, poi il ritornello di Wet Dream che cita il possedere il Dvd di “Buffalo 66” come un fattore “sufficiente a far arrossire una ragazza”, poi l’urlo in Ur Mum, insomma, l’album ne è pieno.

La struttura dei testi è rivolta alla vita quotidiana, si parla di amore, di noia, di vaffanculo, di scuola, di amicizia e di furti al supermercato. Il tutto con la giusta miscela di dolcezza e impertinenza che aiuta a realizzare una collezione di tracce ascoltabili e imprevedibili, infatti, nel pop di “Wet Leg” c’è uno strato di insospettabilità che trascina l’ascoltatore nella fascinazione della strofa successiva. Ma ciò che rende così accattivante questo esordio è la lontananza da tematiche oggi tanto in voga che proiettano chi le utilizza inevitabilmente dalla parte dei “buoni”. Questa è la caratteristica anticonformista di “Wet Leg” che più irrompe e rompe schemi pericolosi a cui ci stiamo inconsciamente abituando.

Riusciranno Rhian e Hester nell’impresa di mantenere tanta freschezza, immediatezza e bellezza nei prossimi album? Viviamoci questa rispettabile e inaspettata ascesa e godiamoci il viaggio!

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