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Father John Misty – Chloë And The Next 20th Century

2022 - Sub Pop / Bella Union
songwriting

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Tracklist

1. Chloë
2. Goodbye Mr. Blue
3. Kiss Me (I Loved You)
4. (Everything But) Her Love
5. Buddy's Rendezvous
6. Q4
7. Olvidado
8. Funny Girl
9. Only A Fool
10. We Could Be Strangers
11. The Next 20th Century


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Sono pochi i casi in cui è possibile parlare di artista totale. Father John Misty – al secolo Joshua Michael Tillman – rientra senza tema di smentita in questa categoria. Tillman canta, suona chitarra, pianoforte, batteria, percussioni, armonica e basso, poi compone e produce roba che va dal rock al folk, passando per intime incursioni cantautorali. Nella sua carriera ha militato in una serie infinita di band (Demon Hunter, Saxon Shore, Fleet Foxes, Jeffertitti’s Nile, solo per citarne alcune) ed ha collaborato con artisti non esattamente di nicchia, tra cui Beyoncé, Lady Gaga e Post Malone.

Da solista opera ormai da un ventennio, mentre lo pseudonimo Father John Misty è comparso per la prima volta in “Fear Fun” (2012). Il suo stile gioca da sempre sulla contrapposizione tra la causticità dei testi (talvolta un tantino sopra le righe) e l’intimismo delle musiche. Nei vari lavori pubblicati – consigliatissimo è a tal proposito “I Love You, Honeybear” del 2017 – la sezione armonica sembra quasi fungere da didascalia rispetto a ciò che ha da dire. A quattro anni dall’ultimo long di inediti (“God’s Favorite Customer”), con in mezzo l’autoproduzione di un live e un EP, Tillman torna con “Chloë And The Next 20th Century”. Il disco, prodotto da Sub Pop insieme a Jonathan Wilson di Bella Union, è stato anticipato da un quartetto di singoli che hanno fatto grosso modo intendere dove volesse andare a parare il cantautore di Rockville.

Rispetto ai dischi precedenti lo scenario è completamente variato. La denuncia sociale resta ma i toni sono più pacati, maturi, quasi rassicuranti. Di contro, la musica assume un ruolo più centrale rispetto al passato, crescendo e in alcuni tratti trionfando con temi orchestrali. L’iniziale Chloëfa già presumere tutto con largo anticipo, con il suo swing che rievoca gli speakeasies in voga durante il proibizionismo. Con un deciso salto in avanti nel tempo, Tillman si traveste da Harry Nilsson e con Goodbye Mr. Blue propone una versione moderna e rallentata di Everybody’s Talkin’

La nostalgica e struggente Kiss Me (I Loved You) racchiude in sé la minimale bellezza del ricordo di un amore passato ed è seguita a ruota dalla quasi beatlesiana (Everything But) Her Love. Questo meraviglioso trittico è completato da Buddy’s Rendevous, qualcosa che sfiora il croonering e che nelle sonorità ricorda un Elton John intento nella rivisitazione di The Great Pretender dei Platters. È il punto di snodo per le sonorità retrò di Q4, presentata con un video in cui si fa ampio sfoggio di grafiche e tecniche di montaggio decisamente vintage.

Il titolo latineggiante Olvidado (Otro Momento) non può che introdurre atmosfere che sanno di sud del mondo, tra bossanova e cantato delicato, con più di un ammiccamento allo smooth jazz. Un ottimo diversivo, che riporta dritti alle atmosfere da localino americano di Funny Girl, con Only A Fool e We Could Be Strangers a chiudere un’altra terzina ancora sospesa in un’enorme nuvola vintage. The Next 20th Century, che chiude il disco, è invece un inaspettato trattato di modernità, dove non mancano note elettroniche e una buona dose di songwriting d’avanguardia. 

Rispetto agli ultimi lavori, soprattutto se consideriamo l’alter ego Father John Misty, “Chloë And The Next 20th Century” beneficia di un maggior bilanciamento tra suoni e parole. Joshua è maturato, oltre che anagraficamente, dal punto di vista della composizione. Al di là della meravigliosa performance offerta, “Chloë” sembra sostanziare un assetto artistico, se non definitivo, quanto meno di medio-lungo periodo per il prosieguo della carriera di Tillman. È un lavoro ambizioso, che si pone come obiettivo principale quello di alzare l’asticella nella carriera del suo autore, riuscendoci peraltro in modo pieno e pulito.

A questo punto non resta che assistere alla reazione dei fans storici, soprattutto di quelli del periodo caustico di Misty. Che forse non lo accoglieranno subito bene, ma hanno la grande occasione di fare un salto di qualità, come lo ha fatto lui con “Chloë“.

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