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Post Nebbia – Entropia Padrepio

2022 - Dischi Sotterranei
pop / psych

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Tracklist

1. Intro
2. Voce Fuori Campo
3. Cuore Semplice
4. Pensiero Magico
5. Viale Santissima Trinità
6. Morte Rituale
7. Cristallo Metallo
8. Freni Inibitori
9. Solo l’Amore
10. Oltre la Soglia


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Veneto, Padova, ragazzi classe ’99, un progetto che parte in sordina, un album per Dischi Sotterranei, la consacrazione nella scena alternative underground italiana.

I Post Nebbia si sono fatti notare timidamente l’anno scorso in alcuni piccoli festival, quest’estate li vedremo già pimpanti per alcuni eventi di medie dimensioni (MI AMI Festival, Spring Attitude Festival). D’altronde ciò che Carlo Corbellini e company hanno sfoggiato con “Canale Paesaggi è qualcosa di estremamente pop ma allo stesso tempo fresco per il panorama italiano: uno psych pop condito di sintetizzatori à la Tame Impala e MGMT ma più calato nel nostro mondo contemporaneo fatto di sogni, desideri e incubi. “Canale Paesaggi era un album apripista, sbarazzino e coraggioso, le melodie acchiappavano totalmente l’ascoltatore e rimanevano impresse a lungo. Quel disco era (ed è tuttora) uno squarcio di fame in tanto banchettare di artisti italiani che guardano fuori dal proprio balcone. E per fortuna direi.

“Entropia Padrepio” ha il compito, come avviene in questi casi, di confermare la buona attitudine del disco precedente. Ci riesce, e non solo. Questo album dal titolo ambiguo e sarcastico rimarca con forza l’energia del gruppo, ma esprime anche maturità e una sicurezza incredibile per un gruppo relativamente recente e affacciatosi nel mondo mainstream senza grandi spot pubblicitari.

Dopo un’introduzione favoleggiante, i Post Nebbia partono a gamba tesa con Voce Fuori Campo, una missione ad ostacoli sostenuta da un bel giro di basso e soprattutto da un intermezzo synth ben studiato. Cuore Semplice è la richiesta sempre più esplicita per una liberazione psicofisica, Viale Santissima Trinità è, invece, una mini suite sognante che soltanto per l’ultimo minuto strumentale vale l’intero pezzo, di sicuro uno degli apici dell’album. Freni Inibitori è una cavalcata spensierata da ascoltare ad occhi chiusi, un possibile singolo al rallentatore. Ma è Oltre La Soglia, l’ultimo brano, che racchiude tutta l’inventiva e la sapienza di questo gruppo nel trovare un proprio personale sound: sognante, malinconico ed etereo.

Con questo disco si può già rintracciare uno stile fatto proprio con immenso talento, che di sicuro trova le sue influenze fuori dal territorio tricolore, un dream pop a tratti psichedelico ma senza disperdersi tanto e con un obiettivo dichiarato subito: accattivare l’ascoltatore.

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