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Scream – DC Special

2023 - Dischord Records
hardcore punk / rock

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Tracklist

1. DC Special Sha La La
2. Bored To Life
3. Somebody Love
4. Hel Nah
5. Tum Tum
6. Represent
7. Dead Cities
8. Last Of the Soft
9. Vanishing Commissars
10. The Flam
11. Lifeline
12. Call It A Night
13. Faces (Bonus track)
14. Politics is Entertainment (Bonus track)
15. Black and White (Bonus track)
16. Lifeline Redux (Bonus track)
17. Smile and Bleed (Bonus track)
18. I Saw Ya (Wanna Be Like Captain) (Bonus track)


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1993-2023. Trent’anni. Non un periodo breve, per quanto il tempo voli, come si è soliti dire. Un arco temporale in cui può accadere di tutto, e infiniti elementi possono mutare nelle vite di ciascuno di noi. Ma ci sono cose destinate a rimanere, sopravvivendo alla scorrere ineluttabile del tempo. 

Una è senza dubbio la dedizione alle proprie passioni: l’amore incodizionato per musica ne è un esempio lampante, e con questo “DC Special” gli Scream lo confermano a pieno titolo. 18 nuove canzoni – di cui 6 bonus track nella versione digitale del full length – per un ritorno sulle scene dopo tre decadi in cui la band di Washington DC è rimasta fedele alle proprie radici e allo spirito che ne ha attraversato la storia. Un percorso che nel 1993 si era fermato con “Fumble” e che oggi riparte da dei punti fermi. Su tutti prevale l’intenzione che storicamente ha alimentato la musica della band: raccontare la contemporaneità e il suo contesto sociale in modo diretto, personale e senza filtri.

Gli Scream sanno perfettamente da dove sono partiti e dove sono arrivati, e bastano pochi ascolti di questo nuovo full length per trovarsi di fronte a un concentrato della loro storia, con la volontà di raccontarla e di riprendere un discorso (apparentemente) interrotto. La line up che ci consegna queste nuove tracce è dopotutto quella originale, compreso il recentemente scomparso Kent Stax, storico batterista della band mancato nel settembre di quest’anno a causa di un cancro. “DC Special” si presenta quindi come un progetto corale, il frutto di un sodalizio umano prima ancora che musicale, che qui riemerge in tutta la sua essenza. Un dato di fatto ben immortalato da un recente post sulla pagina Facebook del gruppo, accompagnato da alcune foto delle registrazioni all’interno del Inner Ear Studio di Don Zientara e da alcune righe per raccontare il progetto: “The songs are the story and our story is in these songs”. Come i fratelli Stahl ci hanno spiegato qualche mese fa in un’intervista apparsa sulle nostre pagine digitali, in questo album confluisce dunque tutto il passato della band, i legami con le persone che ne hanno accompagnato il percorso e i luoghi che ne hanno plasmato l’identità, come evidente a partire dal titolo che tributa la città di riferimento della band.

La scena di Washington costituisce un unicum nel grande quadro del punk mondiale, soprattutto a partire dall’inizio di quelli anni Ottanta che hanno visto band come Scream, Bad Brains e Minor Threat muovere i primi passi e incidere un segno indelebile nell’evoluzione di una delle maggiori subculture del nostro tempo. E non è un caso che a celebrare tutto questo ci sia una lunga serie di ospiti nascosti nei 18 pezzi di questo “DC Special”: a partire da Dave Grohl – che negli Scream ha militato giovanissimo tra 1987 e 1990 – passando per  Ian MacKaye, Amanda MacKaye, Brian Baker, Randy Austin, Martha Hull, Mark Cisneros e tanti altri.

Il risultato finale è una summa di quello che gli Scream sono stati, sono e vogliono continuare a essere: una band capace di passare da anthem dal sapore hc vecchia scuola (Bored to Life) fino ai ritmi reggae in levare di una love song come Tum Tum, approdando a ballad (Black and White)che si alternano a influenze grunge sparse qua e là all’interno di questo inconfondibile, nuovo capitolo di una carriera lunga oltre quarant’anni. 

Il tutto con il piglio politico e l’occhio per il sociale che ha sempre contraddistinto i fratelli Stahl e soci: uno sguardo che sa abbracciare collettività e individualità, in una musica che rifugge da una singola etichetta per esprimersi genuina. In fondo, potremmo chiamarlo puro e semplice rock ‘n roll: la messa in musica quello che ci tiene in vita, nel modo che riteniamo più giusto e nel momento che riteniamo opportuno. Bentornati, Scream.

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