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Ron Gallo – FOREGROUND MUSIC

2023 - Kill Rock Stars
rock / lo fi / garage

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Tracklist

1. ENTITLED MAN
2. FOREGROUND MUSIC
3. AT LEAST I'M DANCING
4. VANITY MARCH
5. YUCCA VALLEY MARSHALLS
6. SAN BENEDETTO
7. CAN MY FLOWERS EVEN GROW HERE?
8. BIG TRUCK ENERGY
9. LIFE IS A PRIVILEGE? (INTERLUDE)
10. ANYTHING BUT THIS
11. I LOVE SOMEONE BURIED DEEP INSIDE OF YOU


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Dopo appena due anni torna con un long di inediti Ron Gallo. Lo avevamo lasciato infatti con il sorprendente PEACEMEAL, intento a scompaginare i precedenti registri sonori a botta di ballad e dichiarazioni d’amore per la sua amata – e italianissima – Chiara. Dopo l’annuncio della firma con una nuova etichetta indipendente, Kill Rock Stars, è arrivato il momento di un altro evento: il 22 settembre del 2022 ha annunciato una festa per 150 persone su un rooftop a Brooklyn. Lo ha fatto alla sua maniera, cioè fornendo orario di inizio e di fine dello show, aggiungendo anche un tempo indicativo agli invitati per il rientro a casa e il mettersi a letto. Durante l’happening ha suonato nuovi pezzi ed ha annunciato l’uscita di “FOREGROUND MUSIC”

Al di là della sua musica, questi sono gli elementi distintivi del personaggio Ron Gallo. Non vuole piacere a tutti: è sincero, irriverente e spesso divertente, chi lo segue deve accettarlo senza compromessi, di certo averlo fra i piedi non annoia mai. È definito come uno dei più grandi esponenti del cosiddetto movimento indie, ma la sostanza del suo modo di fare musica ci dice che è un rocker nel vero senso della parola. Qua non c’entra quanti pezzi sono intrisi di riff graffianti e sferragliamenti vari, Ron coniuga in modo efficace la dimensione universale e quella personale. Parla dei massimi sistemi, ma senza annoiare e soprattutto donando al racconto il suo punto di vista.

Se con “PEACEMEAL” ha stupito, lanciandosi inaspettatamente su sentieri melodici, con “FOREGROUND MUSIC” Ron concede il bis, nel senso che stupisce ancora con l’ennesimo cambio di direzione. Il primo singolo Entitled Man, che apre il disco, ma anche la title track, viaggiano sul triplice binario del punk, del garage e della psichedelìa. Non disdegna la solita vena retrò, che emerge in tutto il suo splendore in Anithing But This, che fa coppia con le (antiche) inclinazioni new wave in stile Devo di At Least I’m Dancing

C’è spazio anche per l’ultima versione di Ron, quella rallentata e ripulita sfoggiata in Yucca Valley Marshalls e Big Truck Energy. Ma non è d’amore che “FOREGROUND MUSIC” vuole parlare. Nelle 11 tracce che compongono il disco, Ron imita inconsapevolmente – e ironicamente – il Roger Waters di “Animals”, scagliandosi contro il malaffare delle multinazionali e l’avidità dei ricchi, cercando al contempo di dare sollievo alle vittime schiacciate dal moderno modello socio economico mondiale.

Il tutto interpolato dai mali invisibili che hanno trasformato la vita umana in un’estenuante lotta tra bande, una cultura della divisione che si manifesta ogni giorno nel razzismo, nel maschilismo, nell’omofobia, nell’ottusa ostinazione di sostituire i quartieri popolari con residenze di lusso, magari allo scopo di creare intere oasi di turismo urbano. Alla sua maniera, Ron ancora una volta prende posizione. Indica qual è la via giusta e da cosa tenersi distante. Ma la sua non è un’invettiva, tutt’altro: è l’amor proprio che lo spinge a cantare e ad esortare chi la pensa come lui, un amore che alimenta l’universo che c’è in ognuno di noi e che rappresenta l’unico strumento di salvezza su un pianeta altrimenti spacciato.

L’unica notizia dolorosa, al momento, è che nel lungo tour europeo non farà tappa in Italia. Peccato.

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