Non si può etichettare con un solo genere il disco, Prince spazia per diversi generi creando sedici brani, che si amalgamano perfettamente tra di loro creando un mix che non stanca mai.
Dopo mille volti, l’alieno diventa uomo, il nuovo David Bowie è in bianco e nero e senza maschere, tutto sembra fresco, e tutto.terribilmente reale, le sue sensazioni, le paure di quel particolare momento storico ci vengono servite su un piatto d’argento. Noi comuni mortali non possiamo fare altro che ascoltare estasiati e dopo l’ultima nota sperare che arriverà anche per noi il nostro unico giorno da “Eroi”.
“The Marshall Mather LP” è un album sconvolgente, uno dei migliori lavori hip hop prodotti da Dr. Dre: non stanca mai, non hai mai voglia di cambiare traccia, tutto è perfetto.
Nonostante si faccia fatica ad apprezzarlo interamente, “Three Imaginary Boys” ha aperto le porte alla successiva discesa dark nichilista dei Cure. E senza di esso non sarebbero nati capolavori indiscussi come ‘Disintegration’ o ‘Pornography’. Scusate se è poco.
Ascoltare oggi questo album significa rivivere quegli anni tanto cari al rock’n’roll, uno degli ultimi momenti in cui la musica riuscirà a dare voce a quel pessimismo e a quell’angoscia interiore che caratterizzava e caratterizza ancora oggi molti giovani senza prospettive future.
“Ladies Of The Canyon” è un album fondamentale nella carriera di Joni Mitchell, che a cinquant’anni dalla sua pubblicazione resta una pietra miliare del folk-pop e pone le basi per il successivo e superlativo “Blue” che vedrà la luce un anno dopo.