Cosa può offrire un freddo ed umido sabato sera nella valle dell’Aniene di così accattivante per convincere me ed una moltitudine di persone ad abbandonare il divano e precipitarsi fuori di casa?
A scuotere decisamente gli animi ci hanno pensato i Surgery con la loro esibizione live al Dissesto Musicale (noto locale di musica live dell’area della provincia romana). Non è la prima volta che mi trovo ad assistere ad un loro “spettacolo” -spettacolo, virgolette a parte, è decisamente il termine più adatto per descrivere quello che ci troviamo davanti- dal vivo e, nonostante questo, non riesco che a trovarli strepitosi di volta in volta.
Il pubblico è in uno stato d’agitazione e impazienza già parecchio tempo prima che le luci si spengano e che finalmente si senta lo stridere impetuoso di “valvole synthetiche” che annuncia l’inizio di Barracuda.
Da questo punto in poi l’impressione che si ha è quella di trovarsi in un vortice, trascinati senza alcuna pausa e senza la possibilità di riprendere fiato (abbiamo o non abbiamo deciso di abbandonare il divano per “sentirci vivi”?) tra la chitarra di
I Surgery si sentono a casa (il locale è intimo e il pubblico è pieno dei loro più fidati sostenitori) e si percepisce nell’aria: la fine del concerto è uno scroscio di applausi che intende abbracciare e ringraziare sia loro, dal palco, sia tutti i presenti, accaldati ed esausti ma già nuovamente desidorosi di rincontrarsi per la prossima data ancora in programmazione.
Ah… la confidenza che non potevo lasciarmi sfuggire e che vi avevo promesso: non fatevi mancare almeno un’occasione per ascoltarli dal vivo, almeno una.
a cura di Silvia Cerri
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